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STATUTO
DENOMINAZIONE – SCOPO – SEDE – DURATA
Articolo 1
1.1 E’ costituita una Società per Azioni con la denominazione di
“XXX .”
Articolo 2
2.1 - La società ha sede .............., all’indirizzo risultante dalla apposita iscrizione eseguita presso il Registro delle Imprese ai sensi dell’articolo 111-ter disposizioni di attuazione del codice civile.
2.2 - L’organo amministrativo ha facoltà di istituire o di sopprimere sedi secondarie, di trasferire la sede nel territorio nazionale, di trasferire la sede sociale nell’ambito del Comune sopra indicato sub 2.1 e di istituire e di sopprimere ovunque unità locali operative (ad esempio succursali, filiali o uffici amministrativi senza stabile rappresentanza).
Articolo 3
3.1 – La società ha per oggetto l’attività di costruzione e commercializzazione in tutte le sue forme di macchine e parti di ricambio per il settore della Distribuzione Automatica, dei sistemi di pagamento e di settori complementari ed affini.
Può svolgere attività di ricerca scientifica e tecnologica, di brevettazione, acquisizione, cessione, concessione e sfruttamento di brevetti. Produzione e commercializzazione, entrambe sia direttamente sia indirettamente, di detti beni, anche tramite l’attività d’importazione e d’esportazione. Può concedere mandati di rappresentanza e d’agenzia ed instaurare con terze persone ed enti qualsiasi rapporto di collaborazione commerciale ed industriale; può acquisire, cedere, prendere o concedere in affitto o comodato o in qualsiasi altra forma aziende o parti di aziende.
3.3 – La società, per il raggiungimento dell’oggetto sociale potrà compiere tutte le operazioni commerciali, industriali e immobiliari ed inoltre potrà effettuare, in via non prevalente e del tutto accessoria e strumentale e comunque con espressa esclusione di qualsiasi attività svolta nei confronti del pubblico, operazioni finanziarie e mobiliari, concedere fideiussioni, avalli, cauzioni, garanzie in genere anche a favore di terzi, nonché assumere, solo allo scopo di stabile investimento e non di collocamento, sia direttamente che indirettamente, partecipazioni in società italiane ed estere aventi oggetto analogo, affine o connesso al proprio.
Articolo 4
4.1 – La durata della società è fissata sino al 31 (trentuno) dicembre 2050 (duemilacinquanta) e può essere prorogata per deliberazione dell’assemblea straordinaria.
CAPITALE SOCIALE – FINANZIAMENTI SOCI
Articolo 5
5.1 – Il capitale è fissato in Euro XX.000.000,00 (XX virgola zero zero) suddiviso in ........ azioni del valore nominale di Euro 100,00 (cento virgola zero zero) cadauna.
5.2 – Il capitale potrà essere aumentato a pagamento (mediante nuovi conferimenti in denaro o in natura) o a titolo gratuito (mediante passaggio a capitale di riserve o altri fondi disponibili) in forza di deliberazione dell’assemblea straordinaria dei soci, salvo quanto previsto al successivo punto 5.3.
5.3 – L’assemblea, con apposita delibera adottata in sede straordinaria, potrà attribuire all’organo amministrativo la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale sino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione, esclusa comunque la facoltà di escludere o limitare il diritto di opzione di cui al successivo punto 5.5.
La delibera di aumento del capitale assunta dall’organo amministrativo in esecuzione di detta delega dovrà risultare da verbale redatto da Notaio.
5.4 – L’aumento del capitale non può essere eseguito fino a che le azioni precedentemente emesse non siano interamente liberate.
5.5 – In caso di delibera di aumento del capitale sociale ovvero di emissione di obbligazioni convertibili in azioni spetta ai soci il diritto di opzione nonché il diritto di prelazione sulle azioni e/o obbligazioni convertibili eventualmente rimaste inoptate; se vi sono obbligazioni convertibili il diritto di opzione spetta anche ai possessori di queste, in concorso con i soci, sulla base del rapporto di cambio. Si applica la disposizione dell’articolo 2441 del codice civile.
Articolo 6
6.1 – Il capitale potrà essere ridotto nei casi e con le modalità di legge mediante deliberazione dell’assemblea straordinaria dei soci.
Articolo 7
7.1 – I soci potranno eseguire, su richiesta dell’organo amministrativo ed in conformità alle vigenti disposizioni di carattere fiscale, versamenti in conto capitale ovvero finanziamenti sia fruttiferi che infruttiferi, che non costituiscano raccolta di risparmio tra il pubblico ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia bancaria e creditizia.
AZIONI – TRASFERIMENTO DELLE AZIONI
Articolo 8
8.1 – La partecipazione di ciascun socio è rappresentata da azioni.
E’ consentita l’attribuzione di azioni anche in misura non proporzionale ai conferimenti. Peraltro, in mancanza di specifica determinazione in tal senso, a ciascun socio è assegnato un numero di azioni proporzionale alla parte del capitale sociale sottoscritta e per un valore non superiore a quello del suo conferimento.
8.2 – Le azioni conferiscono ai loro possessori uguali diritti.
Tuttavia, con apposita delibera di assemblea straordinaria, possono essere create particolari categorie di azioni fornite di diritti diversi ai sensi degli articoli “2348” e seguenti del codice civile; comunque tutte le azioni appartenenti alla medesima categoria conferiscono uguali diritti. In caso di creazione di dette particolari categorie di azioni, le deliberazioni dell’assemblea, che pregiudicano i diritti di una di esse, devono essere approvate anche dall’assemblea speciale degli appartenenti alla categoria interessata. Alle assemblee speciali si applicano le disposizioni relative alle assemblee straordinarie.
Articolo 9
9.1 – Nel caso di comproprietà di un’azione, i diritti dei comproprietari devono essere esercitati da un rappresentante comune nominato secondo le modalità previste dagli articoli 1105 e 1106 del codice civile.
9.2 – Nel caso di pegno, usufrutto o sequestro sulle azioni si applica in generale l’articolo 2352 del codice civile. A parziale deroga di quanto sopra, il diritto di voto nel caso di pegno o usufrutto spetta al socio.
9.3 – Per l’acquisto da parte della società di azioni proprie, per il compimento di altre operazioni su azioni proprie, e per l’acquisto di azioni da parte di società controllate si applicano le disposizioni di cui agli articoli 2357 e seguenti del codice civile.
Articolo 10
10.1 – Le azioni sono trasferibili per atto tra vivi e mortis causa; nell’ipotesi di trasferimento per atto tra vivi agli altri soci, regolarmente inscritti al libro soci, spetta il diritto di prelazione per l’acquisto, ai sensi del successivo punto 10.3.
10.2 – Per “trasferimento per atto tra vivi”, ai fini dell’applicazione del presente articolo, s’intendono compresi tutti i negozi di “trasferimento”, nella più ampia accezione del termine e quindi, oltre alla vendita, a puro titolo esemplificativo, i contratti di permuta, conferimento, dazione in pagamento e donazione.
È inoltre inclusa l’intestazione fiduciaria e il trasferimento di mandato fiduciario.
10.3 – Per l’esercizio del diritto di prelazione valgono le seguenti disposizioni e modalità:
- il socio che intende trasferire in tutto od in parte le proprie azioni, nei casi di cui ai precedenti punti 10.1 e 10.2, dovrà comunicare la propria offerta a mezzo lettera raccomandata all’organo amministrativo: l’offerta deve contenere le generalità del cessionario e le condizioni della cessione, fra le quali, in particolare, il prezzo e le modalità di pagamento. L’organo amministrativo, entro quindici giorni dal ricevimento della raccomandata, comunicherà, a mezzo raccomandata A/R, l’offerta agli altri soci, che dovranno esercitare il diritto di prelazione con le seguenti modalità:
a) ogni socio interessato all’acquisto dovrà far pervenire all’organo amministrativo la dichiarazione di esercizio della prelazione con lettera raccomandata A/R consegnata alle poste non oltre trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione da parte dell’organo amministrativo;
b) le azioni dovranno essere trasferite entro trenta giorni dalla data in cui l’organo amministrativo avrà comunicato al socio offerente – a mezzo raccomandata A/R da inviarsi entro quindici giorni dalla scadenza del termine di cui sub a) – l’accettazione dell’offerta con l’indicazione dei soci accettanti, della ripartizione tra gli stessi delle azioni offerte (e delle eventuali modalità da osservare nel caso in cui le azioni offerte non siano proporzionalmente divisibili tra tutti i soci accettanti), della data fissata per il trasferimento.
- nell’ipotesi di esercizio del diritto di prelazione da parte di più di un socio, le azioni offerte spetteranno ai soci interessati in proporzione al valore nominale delle azioni da ciascuno di essi possedute.
- se qualcuno degli aventi diritto alla prelazione non possa o non voglia esercitarla, il diritto a lui spettante si accrescerà automaticamente e proporzionalmente a favore di quei soci che, viceversa, intendono avvalersene.
- il diritto di prelazione potrà essere esercitato per la totalità ovvero per una parte delle azioni oggetto del trasferimento.
- qualora nessun socio intenda acquistare le azioni offerte nel rispetto dei termini e delle modalità sopra indicati, il socio offerente sarà libero di trasferire le azioni offerte in vendita all’acquirente indicato nella comunicazione entro i sessanta giorni successivi dal giorno in cui è scaduto il termine per l’esercizio del diritto di prelazione, in mancanza di che la procedura della prelazione deve essere ripetuta.
- la prelazione deve essere esercitata alle medesime condizioni indicate nell’offerta, salvo per quanto riguarda il prezzo indicato dall’offerente in relazione al quale la prelazione si intenderà validamente esercitata dal socio per un prezzo pari a quello indicato dall’offerente ridotto del 10% (dieci per cento). Ciò in particolare al fine di garantire stabilità dei rapporti sociali e garantire un’equa distribuzione tra i soci degli incrementi di valore della Società. Pertanto il prezzo che i soci che hanno esercitato la prelazione dovranno corrispondere all’offerente, in sede di trasferimento delle azioni, sarà pari al 90% (novanta per cento) del prezzo indicato nell’offerta. Qualora il prezzo richiesto sia ritenuto eccessivo da uno qualsiasi dei soci che abbia manifestato nei termini e nelle forme di cui sopra la volontà di esercitare la prelazione nonché in tutti i casi in cui la natura del negozio non preveda un corrispettivo ovvero il corrispettivo sia diverso dal denaro, il prezzo della cessione sarà determinato dalle parti di comune accordo tra loro. Qualora non fosse raggiunto alcun accordo, il prezzo sarà determinato mediante relazione giurata di un esperto nominato dal Tribunale nella cui circoscrizione la società ha la propria sede legale su istanza della parte più diligente, ferma la riduzione del prezzo così determinato a favore dei soci pari al 10% (dieci per cento) del medesimo; l’esperto dovrà giudicare con “equo apprezzamento” il valore effettivo delle azioni, tenendo presenti i criteri più appropriati da utilizzare messi a disposizione dalla prassi professionale. Il costo della relazione sarà a carico della/delle parti che lo richiedono.
- il diritto di prelazione spetta ai soci anche quando si intenda trasferire la nuda proprietà o l’usufrutto delle azioni, mentre non spetta nel caso di costituzione di pegno.
- il diritto di prelazione spetta ai soci anche nel caso di trasferimento del diritto di opzione di cui al precedente articolo 5.5.
- nell’ipotesi di trasferimento per atto tra vivi eseguito senza l’osservanza di quanto sopra prescritto, l’acquirente non avrà diritto di essere iscritto nel libro soci, non sarà legittimato all’esercizio del voto e degli altri diritti amministrativi e patrimoniali e non potrà alienare le azioni con effetto verso la società.
- la cessione delle azioni e del diritto di opzione sarà possibile senza l’osservanza delle suddette formalità qualora il socio cedente abbia ottenuto la rinunzia all’esercizio del diritto di prelazione per quella specifica cessione da parte di tutti gli altri soci.
- in deroga a quanto sopra previsto, le azioni ed il diritto di opzione di cui al precedente articolo 5.5 sono trasferibili senza l’osservanza delle suddette formalità, non spettando il diritto di prelazione, nel caso in cui la cessione avvenga a favore del coniuge, degli ascendenti, discendenti o fratelli del socio che cede.
10.4 – In caso di trasferimento delle azioni per causa di morte, gli eredi del socio defunto dovranno nominare un rappresentante comune.
ASSEMBLEE
Articolo 11
11.1 – L’assemblea è ordinaria o straordinaria a sensi di legge.
11.2 – L’assemblea deve essere convocata dall’organo amministrativo, anche su domanda dei soci ai sensi dell’articolo 2367 del codice civile; l’assemblea è convocata presso la sede sociale, ovvero in altro luogo purché in Italia o nell’ambito del territorio di Nazione appartenente alla Unione Europea.
11.3 – L’assemblea è convocata mediante avviso spedito ai soci e da essi ricevuto almeno 8 (otto) giorni prima del giorno fissato per l’assemblea; l’avviso può essere redatto su qualsiasi supporto (cartaceo o magnetico) e può essere spedito con qualsiasi sistema di comunicazione (nel caso di convocazione a mezzo telefax, posta elettronica o altri mezzi similari, l’avviso deve essere spedito al numero di telefax, all’indirizzo di posta elettronica o allo specifico recapito che siano stati espressamente comunicati dal socio e che risultino espressamente dal libro dei soci). La convocazione può avvenire anche mediante pubblicazione su di un quotidiano a tiratura almeno regionale, effettuate almeno 8 (otto) giorni prima del giorno fissato per l’assemblea.
11.4 – Nell’avviso di convocazione debbono essere indicati il giorno, il luogo, l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare. Nell’avviso di convocazione potrà essere prevista una data ulteriore di seconda convocazione per il caso in cui nella adunanza prevista in prima convocazione l’assemblea non risultasse legalmente costituita; nell’avviso potranno essere previste ulteriori convocazioni per le quali valgono le medesime maggioranze previste per l’assemblea di seconda convocazione.
11.5 – In mancanza di formale convocazione l’assemblea si reputa regolarmente costituita in forma totalitaria quando è rappresentato l’intero capitale sociale e partecipa alla assemblea la maggioranza dei componenti degli organi amministrativi e di controllo. Tuttavia in tale ipotesi ciascuno dei partecipanti può opporsi alla discussione degli argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente informato.
11.6 – Nell’ipotesi di cui al precedente punto 11.5, dovrà essere data tempestiva comunicazione delle deliberazioni assunte ai componenti degli organi amministrativi e di controllo non presenti.
Articolo 12
12.1 - L’assemblea è presieduta, a seconda della strutturazione dell’organo amministrativo, dall’Amministratore Unico o dal Presidente del Consiglio di Amministrazione. In caso di assenza o di impedimento di questi, l’assemblea sarà presieduta dalla persona eletta con il voto della maggioranza dei presenti.
12.2 – L’assemblea nomina un segretario, anche non socio, e, occorrendo, uno o più scrutatori, anche non soci.
12.3 – Spetta al Presidente dell’assemblea constatare la regolare costituzione della stessa, accertare l’identità e la legittimazione dei presenti, dirigere e regolare lo svolgimento dell’assemblea ed accertare i risultati delle votazioni.
Articolo 13
13.1 – Possono intervenire all’assemblea i soci cui spetta il diritto di voto e che alla data dell’assemblea stessa risultano iscritti nel libro soci. Non è invece necessario il preventivo deposito delle azioni o della relativa certificazione.
13.2 – Ogni socio che abbia diritto di intervenire all’assemblea può farsi rappresentare per delega scritta, delega che dovrà essere conservata dalla società.
La delega non può essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco.
Il rappresentante può farsi sostituire solo da chi sia espressamente indicato nella delega.
Se la delega viene conferita per la singola assemblea ha effetto anche per le successive convocazioni.
È ammessa anche la procura generale a valere per più assemblee, indipendentemente dal loro ordine del giorno.
La rappresentanza non può essere conferita né ai componenti degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti della società, né alle società da essa controllate o ai membri degli organi amministrativi o di controllo o ai dipendenti di queste.
Si applicano le altre disposizioni dell’articolo 2372 del codice civile.
13.3 – I soci intervenuti che riuniscono un terzo del capitale rappresentato nell’assemblea, se dichiarano di non essere sufficientemente informati sugli oggetti posti in deliberazione, possono chiedere che l’assemblea sia rinviata a non oltre cinque giorni; questo diritto non può esercitarsi che una sola volta per lo stesso oggetto.
13.4 – E’ possibile tenere le riunioni dell’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, con interventi dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati, e ciò alle seguenti condizioni, cui dovrà essere dato atto nei relativi verbali:
- che siano presenti nello stesso luogo il Presidente ed il Segretario della riunione che provvederanno alla formazione e sottoscrizione del verbale;
- che sia consentito al Presidente dell’assemblea di accertare l’identità e la legittimazione degli intervenuti, regolare lo svolgimento dell’adunanza, constatare e proclamare i risultati della votazione;
- che sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;
- che sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti e di far riportare nel verbale le proprie dichiarazioni ed il proprio dissenso.
- che siano indicati nell’avviso di convocazione (salvo che si tratti di assemblea totalitaria) i luoghi audio/video collegati a cura della società, nei quali gli intervenuti potranno affluire, dovendosi ritenere svolta la riunione nel luogo ove saranno presenti il Presidente ed il soggetto verbalizzante; dovranno inoltre essere predisposti tanti fogli presenze quanti sono i luoghi audio/video collegati in cui si tiene la riunione.
Articolo 14
14.1 – Ogni azione attribuisce il diritto di voto, salvo che nel caso in cui siano state create particolari categorie di azioni fornite di diritti diversi a sensi del precedente articolo 8.2, azioni che, a fronte del riconoscimento di particolari diritti, siano senza diritto di voto o con diritto di voto limitato. Il valore di tali azioni non può complessivamente superare la metà del capitale sociale.
14.2 – L’assemblea ordinaria, sia in prima che in seconda convocazione, fatto salvo quanto previsto dall’art. 2369, 4° comma, del codice civile relativamente alle delibere di approvazione del bilancio e di rinnovo e revoca della cariche sociali, è regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale e delibera a maggioranza assoluta del capitale sociale rappresentato dagli intervenuti.
14.3 – L’Assemblea straordinaria, sia in prima che in seconda convocazione, è regolarmente costituita e delibera con il voto favorevole di tanti soci che rappresentino più della metà del capitale sociale.
14.4 – Salvo diversa disposizione di legge, le azioni per le quali non può essere esercitato il diritto di voto sono computate ai fini della regolare costituzione dell’assemblea. Le medesime azioni e quelle per le quali il diritto di voto non è stato esercitato a seguito della dichiarazione del socio di astenersi per conflitto di interessi non sono computate ai fini del calcolo della maggioranza e della quota di capitale richiesta per l’approvazione della deliberazione.
Articolo 15
15.1 – Le deliberazioni dell’assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario o dal Notaio, se richiesto dalla legge.
15.2 – Il verbale deve indicare la data dell’assemblea e, anche in allegato, l’identità dei partecipanti e il capitale rappresentato da ciascuno; deve altresì indicare le modalità e il risultato delle votazioni e deve consentire, anche per allegato, l’identificazione dei soci favorevoli, astenuti o dissenzienti. Nel verbale devono essere riassunte, su richiesta dei soci, le loro dichiarazioni pertinenti all’ordine del giorno.
15.3 – Il verbale dell’assemblea straordinaria deve essere redatto da un Notaio.
15.4 – Il verbale deve essere redatto senza ritardo nei tempi necessari per la tempestiva esecuzione degli obblighi di deposito e pubblicazione.
15.5 – Il verbale dell’assemblea, anche se redatto per atto pubblico, dovrà essere trascritto, senza indugio, nel Libro delle adunanze e delle deliberazioni delle Assemblee.
AMMINISTRAZIONE
Articolo 16
16.1 – La società potrà essere amministrata, alternativamente, a seconda di quanto stabilito in occasione della nomina:
a) da un Amministratore Unico;
b) da un Consiglio di Amministrazione composto da un minimo di 2 sino ad un massimo di 9 membri, secondo il numero esatto che verrà determinato in occasione della nomina;
16.2 – La nomina degli amministratori spetta all’assemblea ordinaria dei soci, salvo che per i primi amministratori che sono nominati nell’atto costitutivo.
16.3 – Gli amministratori potranno essere anche non soci. Non possono essere nominati alla carica di Amministratore e, se nominati, decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 2382 del codice civile.
Articolo 17
17.1 – Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica.
17.2 – Gli amministratori sono revocabili dall’assemblea in qualunque tempo, anche se nominati nell’atto costitutivo, salvo il diritto dell’amministratore al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa.
17.3 - E’ ammessa la rieleggibilità.
17.4 – Nel caso sia stato nominato il Consiglio di Amministrazione ai sensi del precedente articolo 16.1 sub b), se per qualsiasi causa viene meno la maggioranza dei consiglieri decade l’intero Consiglio di Amministrazione.
Spetterà agli amministratori così decaduti provvedere alla convocazione dell’assemblea per la nomina del nuovo organo amministrativo. Nel frattempo il Consiglio decaduto potrà compiere i soli atti di ordinaria amministrazione.
17.5 – Se vengono a cessare l’Amministratore unico o tutti gli amministratori, l’assemblea per la nomina del nuovo organo amministrativo deve essere convocata d’urgenza dal Collegio Sindacale, il quale può compiere nel frattempo gli atti di ordinaria amministrazione.
17.6 – La cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il nuovo organo amministrativo è stato ricostituito. Per la rinuncia all’ufficio da parte degli amministratori si applica il disposto dell’articolo 2385 del codice civile.
17.7 – Nell’ipotesi di Consiglio di Amministrazione si applica l’art. 2386 del codice civile 1° comma se nel corso dell’esercizio vengano a mancare uno o più amministratori.
Articolo 18
18.1 – Nel caso la società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione, nominato a sensi del precedente articolo 16.1 sub b), questo:
a) elegge fra i suoi membri un Presidente, se questi non è nominato dai soci in occasione della nomina, ed eventualmente anche un vicepresidente che sostituisca il Presidente nei casi di assenza o di impedimento.
b) viene convocato dal Presidente mediante avviso spedito con lettera raccomandata, ovvero, con qualsiasi altro mezzo idoneo allo scopo (ad esempio fax, posta elettronica), almeno tre giorni prima dell’adunanza e in caso di urgenza con telegramma da spedirsi almeno un giorno prima, nei quali vengono fissate la data, il luogo e l’ora della riunione nonché l’ordine del giorno. Nel caso di ricorso al fax o alla posta elettronica o ad altro mezzo idoneo allo scopo gli avvisi dovranno essere spediti al numero di fax, all’indirizzo di posta elettronica e/o allo specifico recapito che siano stati espressamente comunicati dagli amministratori medesimi e che risultino da apposita annotazione riportata nel Libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione.
c) si raduna presso la sede sociale o altrove, purché in Italia, o nell’ambito del territorio di Nazione appartenente alla Unione Europea.
18.2 – Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito qualora, anche in assenza di formale convocazione, siano presenti tutti i consiglieri in carica e partecipi all’adunanza la maggioranza dei componenti del collegio sindacale. In tal caso, i componenti dell’organo di controllo, non presenti all’adunanza, dovranno rilasciare apposita dichiarazione scritta, spedita alla società con qualsiasi sistema di comunicazione, compresi il telefax e la posta elettronica, da conservarsi agli atti della società, da cui risulti che essi sono informati della riunione consiliare e degli argomenti posti all’ordine del giorno. La predetta dichiarazione dovrà pervenire prima della tenuta dell’adunanza. Delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione dovrà essere data tempestiva comunicazione ai componenti dell’organo di controllo non presenti all’adunanza.
18.3 – E’ possibile tenere le riunioni del Consiglio di Amministrazione con intervenuti dislocati in più luoghi audio/video collegati, e ciò alle seguenti condizioni, cui dovrà essere dato atto nei relativi verbali:
a) che siano presenti nello stesso luogo il Presidente ed il Segretario della riunione che provvederanno alla formazione e sottoscrizione del verbale, dovendosi ritenere svolta la riunione in detto luogo;
b) che sia consentito al Presidente della riunione di accertare l’identità degli intervenuti, regolare lo svolgimento della riunione, constatare e proclamare i risultati della votazione;
c) che sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi della riunione oggetto di verbalizzazione;
d) che sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti e di far riportare nel verbale le proprie dichiarazioni ed il proprio dissenso.
18.4 – Il Consiglio di Amministrazione delibera validamente con la presenza effettiva della maggioranza dei suoi membri in carica ed a maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di parità, il voto del Presidente, o chi ne fa le veci, ha la prevalenza. Il voto non può essere dato per rappresentanza.
18.5 – Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione adottate ai sensi del presente articolo sono constatate da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario; detto verbale, anche se redatto per atto pubblico, dovrà essere trascritto, nel Libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione.
Articolo 19
19.1 – L’organo amministrativo, qualunque sia la sua strutturazione, ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, esclusi quelli che la legge riserva espressamente all’assemblea dei soci.
19.2 – Nel caso di nomina del Consiglio di Amministrazione (a sensi dell’articolo 16.1 sub b) questo può delegare tutti o parte dei suoi poteri a norma e con i limiti di cui all’articolo 2381 del codice civile ad un Comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi componenti ovvero ad uno o più dei propri componenti, anche disgiuntamente. Il Comitato esecutivo ovvero l’amministratore o gli amministratori delegati potranno compiere tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione che risulteranno dalla delega conferita dal Consiglio di Amministrazione. Per la convocazione, la costituzione ed il funzionamento del Comitato esecutivo si fa rinvio alle norme che disciplinano il CDA.
Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, almeno ogni centottanta giorni, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e dalle sue controllate.
19.3 – L’organo amministrativo può nominare direttori, institori o procuratori per il compimento di determinati atti o categorie di atti, determinandone i poteri.
Articolo 20
20.1 – Il potere di rappresentanza per l’Amministratore Unico o per il Consiglio è regolato dall’art. 2384 del codice civile.
20.2 – In caso di nomina del Consiglio di Amministrazione ai sensi del precedente articolo 16.1 sub b), la rappresentanza della società spetterà a tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, in via disgiunta tra di loro.
20.3 – La rappresentanza sociale spetta anche ai direttori, agli institori ed ai procuratori di cui al precedente articolo 19 nei limiti dei poteri determinati dall’organo amministrativo nell’atto di nomina.
Articolo 21
21.1 – Agli amministratori, oltre al rimborso delle spese sostenute per l’esercizio delle loro funzioni, potrà essere assegnata una indennità annua complessiva, anche sotto forma di partecipazione agli utili, che verrà determinata dai soci, in occasione della nomina o con apposita delibera di assemblea ordinaria. Come compenso potrà essere previsto anche il diritto di sottoscrivere a prezzo predeterminato azioni di futura emissione.
21.2 – Nel caso la società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione, la remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche è stabilita dal Consiglio stesso, sentito il parere del Collegio Sindacale. L’assemblea può anche determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche.
21.3 – All’organo amministrativo potrà altresì essere attribuito il diritto alla percezione di una indennità a titolo di trattamento di fine mandato, da costituirsi mediante accantonamenti annuali ovvero mediante apposita polizza assicurativa.
ORGANI DI CONTROLLO
Articolo 22
22.1 – Fino a che la società non è tenuta alla redazione del bilancio consolidato, organo unico di controllo è il Collegio Sindacale, cui spetta:
a) vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento;
b) esercitare il controllo contabile.
22.2 – Il Collegio Sindacale dovrà essere nominato ed opererà a sensi dei successivi artt. 23 e 24.
22.3 – Nel caso in cui la società, per qualsiasi causa, fosse tenuta alla redazione del bilancio consolidato, il controllo contabile di cui al precedente punto 22.1 sub b) dovrà essere esercitato da un Revisore Contabile che dovrà essere nominato e che opererà ai sensi del successivo art. 25, mentre il Collegio Sindacale continuerà, come previsto dalla legge, ad esercitare le funzioni di cui al precedente punto 22.1 sub a).
22.4 – L’assemblea ordinaria dei soci, con apposita delibera potrà, in occasione della nomina o del rinnovo del Collegio Sindacale, in deroga a quanto stabilito al precedente punto 22.1, stabilire che il controllo contabile sia esercitato, per il triennio successivo, da un Revisore Contabile, che dovrà essere nominato e che opererà ai sensi del successivo art. 24, mentre il Collegio Sindacale continuerà, come previsto dalla legge, ad esercitare le funzioni di cui al precedente punto 22.1 sub a).
Articolo 23
23.1 – Il Collegio Sindacale si compone di tre membri effettivi e di due supplenti, conformemente al disposto dell’articolo 2397 del codice civile.
23.2 – I Sindaci, compreso il Presidente, sono nominati per la prima volta nell’atto costitutivo e successivamente dall’assemblea dei soci. Essi restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. La cessazione dei sindaci per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il collegio è stato ricostituito. I sindaci sono rieleggibili.
23.3 – Non possono essere nominati alla carica di sindaco e se nominati decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 2399 del codice civile.
23.4 – I sindaci possono essere revocati solo per giusta causa e con deliberazione dell’assemblea dei soci. La deliberazione di revoca deve essere approvata con decreto dal Tribunale, sentito l’interessato.
23.5 – In caso di morte, di rinunzia o di decadenza di un sindaco, subentrano i supplenti in ordine di età. I nuovi sindaci restano in carica fino alla prossima assemblea che deve provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e dei sindaci supplenti necessari per l’integrazione del Collegio. I nuovi nominati scadono insieme con quelli in carica.
In caso di sostituzione del Presidente, la presidenza è assunta fino alla delibera di integrazione del sindaco più anziano.
23.6 – Il Collegio Sindacale ha i poteri di cui all’articolo 2403-bis del codice civile.
23.7 – La retribuzione annuale dei sindaci è determinata dall’assemblea dei soci all’atto della nomina per l’intero periodo di durata del loro ufficio.
23.8 – Il Collegio Sindacale deve riunirsi almeno ogni novanta giorni. Per le modalità di convocazione del Collegio si applicano le disposizioni del precedente articolo 18.1 sub b) e sub c) (con la precisazione che il riferimento al libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione deve intendersi sostituito dal riferimento al libro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio Sindacale). Sono comunque valide le adunanze del Collegio Sindacale e le sue deliberazioni, anche senza convocazione formale, quando intervengono tutti i sindaci effettivi in carica. E’ possibile tenere le riunioni del Collegio Sindacale con intervenuti dislocati in più luoghi audio/video collegati, e ciò alle seguenti condizioni cui dovrà essere dato atto nei relativi verbali:
a) che sia consentito al Presidente della riunione accertare l’identità degli intervenuti e regolare lo svolgimento della riunione e che sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi della riunione oggetto di verbalizzazione;
b) che sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti.
23.9 – Il Collegio Sindacale è regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei Sindaci e delibera a maggioranza assoluta dei presenti.
23.10 – Delle riunioni del Collegio deve redigersi verbale, che deve essere trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio Sindacale e sottoscritto dagli intervenuti. Il Sindaco dissenziente ha diritto di fare iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso.
23.11 – I sindaci devono assistere alle assemblee dei soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione ed alle riunioni dell’eventuale Comitato esecutivo.
23.12 – Ogni socio può denunziare i fatti che ritiene censurabili al Collegio Sindacale, il quale deve tener conto della denunzia nella relazione annuale sul bilancio; se la denunzia è fatta da tanti soci che rappresentino un ventesimo del capitale sociale il Collegio Sindacale deve indagare senza ritardo sui fatti denunziati e presentare le sue conclusioni ed eventuali proposte all’assemblea.
Articolo 24
24.1 – In quanto investito del controllo contabile, ai sensi e alle condizioni di cui al precedente punto 22.1, il Collegio Sindacale, a norma dell’art. 2409-bis, ultimo comma, del codice civile, dovrà essere integralmente costituito da Revisori Contabili iscritti nel Registro istituito presso il Ministero della Giustizia.
24.2 – Nel caso in cui, invece, il controllo contabile debba essere esercitato da un Revisore Contabile, ai sensi dei precedenti articoli 22.3 e 22.4, per la composizione del Collegio Sindacale si osserva la disposizione dell’art. 2397 del codice civile, mentre il Revisore Contabile, che l’assemblea dei soci dovrà nominare, dovrà essere iscritto nel Registro istituito presso il Ministero della Giustizia. Il revisore così nominato svolge le funzioni di cui all’art. 2408-ter del codice civile. Il controllo contabile peraltro potrà essere demandato, anziché ad un revisore, ad una società di revisione iscritta nel registro istituito presso il Ministero della Giustizia.
RECESSO DEL SOCIO
Articolo 25
25.1 – Hanno diritto di recedere, per tutte o parte delle loro azioni, i soci che non hanno concorso alle deliberazioni riguardanti:
a) la modifica della clausola dell’oggetto sociale, quando consente un cambiamento significativo dell’attività della società;
b) la trasformazione della società;
c) il trasferimento della sede sociale all’estero;
d) la revoca dello stato di liquidazione;
e) l’eliminazione di una o più cause di recesso previste dalla legge e dal presente statuto;
f) la modifica dei criteri di determinazione del valore dell’azione in caso di recesso;
g) le modificazioni dello statuto concernenti i diritti di voto o di partecipazione.
Non spetta il diritto di recesso al socio che non ha concorso all’approvazione delle deliberazioni aventi ad oggetto:
a) la proroga del termine;
b) l’introduzione o la rimozione di vincoli alla circolazione dei titoli azionari.
25.2 – Il diritto di recesso compete inoltre ai soci in tutti gli altri casi previsti dalla legge o dal presente statuto.
25.3 – L’intenzione del socio di esercitare il diritto di recesso, nei casi previsti al precedente punto 25.1, dovrà essere comunicata all’organo amministrativo mediante lettera raccomandata A/R, con l’indicazione delle generalità del recedente, del domicilio, del numero e della categoria delle azioni per le quali il recesso viene esercitato, entro quindici giorni dall’iscrizione nel Registro delle Imprese della delibera che legittima il diritto di recesso; se il fatto che legittima il recesso è diverso da una deliberazione da iscrivere al Registro Imprese esso è esercitato entro trenta giorni dalla sua conoscenza da parte del socio. Le azioni per le quali è esercitato il diritto di recesso non possono essere cedute e devono essere depositate presso la sede sociale. Il recesso non può essere esercitato e, se già esercitato, è privo di efficacia, se entro novanta giorni dal ricevimento della comunicazione di recesso da parte del socio la società revoca la delibera che lo legittima, ovvero se è deliberato lo scioglimento della società.
25.4 – I soci che recedono dalla società hanno diritto di ottenere la liquidazione delle azioni per le quali esercitano il recesso al valore da determinarsi ai sensi del successivo articolo 26.
Articolo 26
26.1 – In relazione alla facoltà concessa dall’art. 2437-ter, 4° comma, del codice civile, si stabilisce che il valore delle azioni dei soci recedenti sia determinato dall’organo amministrativo, sentiti gli organi di controllo, sulla base del patrimonio netto contabile, rettificato per tener conto:
- dell’eventuale maggior valore effettivo, rispetto a quello contabile, dei beni immobili, dei brevetti e dei marchi di proprietà della società;
- dell’avviamento, da quantificarsi in misura pari all’utile di esercizio rilevato dalla società, così come risultante dall’ultimo bilancio approvato.
26.2 – I soci hanno diritto di conoscere la determinazione del valore di cui al precedente punto 26.1 nei quindici giorni precedenti alla data fissata per l’assemblea; ciascun socio ha diritto di prenderne visione e di ottenere copia a proprie spese. In caso di contestazione, da proporre contestualmente alla dichiarazione di recesso, il valore di liquidazione è determinato entro novanta giorni dall’esercizio del diritto di recesso tramite relazione giurata di un esperto nominato dal Tribunale, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte più diligente; si applica in tal caso il primo comma dell’articolo 1349 del codice civile.
26.3 – Il procedimento di liquidazione si svolge con le modalità e nei termini di cui all’articolo 2437-quater del codice civile; comunque, il rimborso delle azioni per cui è stato esercitato il diritto di recesso deve essere eseguito entro il termine massimo di dodici mesi dalla comunicazione del recesso medesimo fatta alla società, salvo venga deliberato lo scioglimento della società.
BILANCIO E DESTINAZIONE DEGLI UTILI
Articolo 27
27.1 – Gli esercizi sociali si chiudono al 31 dicembre di ogni anno.
27.2 – Alla chiusura di ciascun esercizio sociale l’organo amministrativo provvede alla redazione del bilancio di esercizio ed alle conseguenti formalità rispettando le vigenti norme di legge.
27.3 – Il bilancio deve essere approvato con delibera dell’assemblea ordinaria, entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale ovvero entro centottanta giorni qualora particolari esigenze relative alla struttura ed all’oggetto della società lo richiedano; in quest’ultimo caso, peraltro, gli amministratori devono segnalare nella loro relazione sulla gestione (o nella nota integrativa in caso di bilancio redatto in forma abbreviata) le ragioni della dilazione.
Articolo 28
28.1 – Dagli utili netti risultanti dal bilancio deve essere dedotta una somma corrispondente ad almeno il 5% (cinque per cento) da destinare alla riserva legale finché questa non abbia raggiunto i limiti previsti dalla legge.
28.2 – La destinazione degli utili viene deliberata dall’assemblea dei soci. Possono essere distribuiti esclusivamente gli utili realmente conseguiti e risultanti dal bilancio regolarmente approvato, fatta deduzione della quota destinata alla riserva legale.
Se si verifica una perdita del capitale sociale, non può farsi luogo a distribuzione degli utili fino a che il capitale non sia reintegrato o ridotto in misura corrispondente.
28.3 – Non è consentita la distribuzione di acconti su dividendi.
SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE
Articolo 29
29.1 – Lo scioglimento anticipato volontario della società è deliberato dall’assemblea straordinaria dei soci con le maggioranze di cui al precedente articolo 15.3.
29.2 – Nel caso di cui al precedente punto 29.1 nonché verificandosi una delle altre cause di scioglimento previste dall’articolo 2484 del codice civile ovvero da altre disposizioni di legge o del presente statuto, l’assemblea con apposita deliberazione da adottarsi in sede straordinaria sempre con le maggioranze previste dal precedente articolo 15.3, dispone:
- il numero dei liquidatori e le regole di funzionamento del collegio in caso di pluralità di liquidatori;
- la nomina dei liquidatori, con indicazione di quelli cui spetta la rappresentanza della società;
- i criteri in base ai quali deve svolgersi la liquidazione;
- i poteri dei liquidatori.
In mancanza di alcuna disposizione in ordine ai poteri dei liquidatori si applica la disposizione dell’articolo 2489 del codice civile.
29.3 – La società, previa eliminazione della causa di scioglimento, può in ogni momento revocare lo stato di liquidazione con deliberazione dell’assemblea straordinaria presa con le maggioranze di cui al precedente articolo 15.3. Al socio dissenziente spetta il diritto di recesso. Per gli effetti della revoca si applica l’articolo 2487-ter del codice civile.
29.4 – Le disposizioni sulle assemblee e sugli organi amministrativo e di controllo si applicano, in quanto compatibili, anche durante la liquidazione.
29.5 – Si applicano tutte le altre disposizioni di cui al capo VIII Libro V del codice civile.
OBBLIGAZIONI E STRUMENTI FINANZIARI DIVERSI
Articolo 30
30.1 – L’emissione di obbligazioni ordinarie è deliberata dall’organo amministrativo, mentre l’emissione di obbligazioni convertibili è deliberata dall’assemblea straordinaria.
30.2 – L’assemblea, con apposita delibera adottata in sede straordinaria, potrà attribuire all’organo amministrativo la facoltà di emettere in una o più volte obbligazioni convertibili sino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione, esclusa comunque la facoltà di escludere o limitare il diritto di opzione spettante ai soci o ai possessori di altre obbligazioni convertibili.
30.3 – Si applicano tutte le altre disposizioni della Sezione VII capo V del Libro V codice civile.
Articolo 31
31.1 – La società può emettere altri strumenti finanziari diversi dalle obbligazioni, forniti di specifici diritti patrimoniali e/o amministrativi escluso comunque il voto nell’assemblea dei soci e ciò a fronte dell’apporto da parte dei soci o di terzi anche di opera o servizi, il tutto ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 2346, ultimo comma, del codice civile.
31.2 – L’emissione di tali strumenti finanziari è deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci, salvo quanto disposto dal successivo articolo 34.
31.3 – La società può emettere detti strumenti finanziari per somma complessivamente non eccedente il capitale sociale, la riserva legale e le riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato.
31.4 – La delibera di emissione di detti strumenti finanziari deve prevedere le condizioni di emissione, i diritti che conferiscono tali strumenti, le sanzioni in caso di inadempimento delle prestazioni, le modalità di trasferimento e di circolazione e le modalità di rimborso.
31.5 – Gli strumenti finanziari che condizionino tempi e l’entità del rimborso del capitale all’andamento economico della società sono soggetti alle disposizioni della Sezione VII capo V Libro V del codice civile.
31.6 – Ai patrimoni destinati ad uno specifico affare ed ai relativi strumenti finanziari eventualmente emessi si applica la disciplina di cui alla sezione XI Capo V del codice civile.
CLAUSOLA COMPROMISSORIA
Articolo 32
32.1 – Qualunque controversia (fatta eccezione per quelle nelle quali la legge richiede l’intervento obbligatorio del Pubblico Ministero) sorga fra i soci o i soci e la società, l’organo amministrativo e l’organo di liquidazione o fra detti organi o i membri di tali organi o fra alcuni di tali soggetti od organi, in dipendenza dell’attività sociale e della interpretazione o esecuzione del presente statuto e che possa formare oggetto di compromesso, è deferita al giudizio di un arbitro che giudica ritualmente e secondo diritto.
32.2 – L’arbitro è nominato dal Presidente del Tribunale del Circondario ove la società ha la sua sede legale.
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 33
33.1 – Il domicilio dei soci, nei rapporti con la società o tra di loro, è quello che risulta dal libro dei soci.
33.2 – I soci hanno diritto di esaminare i libri sociali obbligatori ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e di ottenere estratti a proprie spese.
Articolo 34
34.1 – Qualora la società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione nominato a sensi dell’articolo 17.1 sub b) possono essere adottate dal Consiglio stesso, in luogo dell’assemblea dei soci, le decisioni relative a:
- la approvazione del progetto di fusione nei casi ed alle condizioni di cui agli articoli 2505 e 2505-bis del codice civile;
- la riduzione del capitale in caso di recesso del socio;
- gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative;
- la indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della società.
34.2 – Possono inoltre essere adottate dall’ organo amministrativo (qualunque sia la sua strutturazione) le decisioni relative a:
- l’aumento del capitale nei limiti ed alle condizioni di cui al precedente articolo 5.3;
- l’emissione di obbligazioni convertibili ai sensi del precedente articolo 30.2;
- l’emissione di strumenti finanziari ai sensi del precedente articolo 31.1;
34.3 – Le decisioni del Consiglio di Amministrazione sulle materie di cui al precedente punto 34.1 nonché le decisioni dell’ organo amministrativo sulle materie di cui al precedente punto 34.2, debbono essere adottate con deliberazione da far constare mediante verbale redatto da Notaio per atto pubblico.
34.4 – Qualora la società sia amministrata da un Amministratore Unico nominato a sensi dell’articolo 17.1 sub a) le decisioni relative alle materie di cui al precedente punto 34.1 sono invece riservate in via esclusiva all’assemblea straordinaria dei soci.
Articolo 35
35.1 – Le disposizioni del presente Statuto si applicano anche nel caso in cui la società abbia un unico socio, se ed in quanto non presuppongono necessariamente una pluralità di soci e se ed in quanto compatibili con le vigenti norme di legge in tema di società unipersonale.
35.2 – Riferendosi il presente statuto a società non rientrante tra quelle di cui all’articolo 2325-bis del codice civile, non trovano applicazione le disposizioni di legge e del codice civile dettate specificatamente per le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio; nel caso in cui la società intendesse fare ricorso al mercato del capitale di rischio dovranno essere apportate al presente statuto, con apposita deliberazione di assemblea straordinaria, le relative modifiche.
Articolo 36
36.1 – Per quanto non previsto nel presente statuto valgono le norme di legge in materia di società per azioni.
Translation - French
STATUTS
DÉNOMINATION – OBJET – SIÈGE – DURÉE
Article 1
1.1 Il est constitué une Société par Actions dénommée
“XXX ”
Article 2
2.1 – La société à son siège .................................., à l’adresse indiquée lors de son immatriculation au Registre des Entreprises aux termes de l’article 111-ter dispositions d’application du Code Civil.
2.2 – L’organe d’administration a la faculté de créer ou de supprimer des sièges secondaires, de transférer le siège sur le territoire national, de transférer le siège social en tout autre lieu de la Commune mentionnée au paragraphe 2.1 ci-dessus et de créer et supprimer, en tout autre lieu, des unités d’exploitation locales (par exemple des succursales, des filiales ou des bureaux administratifs sans représentation stable).
Article 3
3.1 – La société a pour objet l’activité de construction et de commercialisation sous quelque forme que ce soit de machines et pièces de rechange pour le secteur de la Distribution Automatique, des systèmes de paiement et des secteurs complémentaires et analogues.
Elle peut exercer des activités de recherche scientifique et technologique, de publication de brevets, d’acquisition, de cession, de concession et exploitation de brevets. Production et commercialisation, dans les deux cas, soit directement soit indirectement, des biens mentionnés ci-dessus, même à travers l’activité d’importation et d’exportation. Elle peut octroyer des mandats de représentation et d’agence et établir avec des tiers quelque rapport de collaboration commerciale et industrielle que ce soit ; elle peut acquérir, céder, prendre ou donner en location ou en commodat, ou sous toute autre forme que ce soit, des entreprises ou des parties d'entreprises.
3.3 – La société, pour la réalisation de l’objet social, pourra accomplir toutes les opérations commerciales, industrielles et immobilières et pourra également accomplir, à titre non principal et uniquement accessoire et instrumental et en tout état de cause à l’exclusion expresse de toute activité exercée envers le public, toute opération financière et immobilière, accorder des garanties bancaires, avals, cautions, garanties quelconques, y compris au profit de tiers, ainsi que prendre, aux seules fins d’investissement stable et non pas de placement, aussi bien directement que indirectement, des participations dans des sociétés italiennes et étrangères ayant un objet social analogue, similaire ou connexe au sien.
Article 4
4.1 – La durée de la société est fixée au 31 (trente et un) décembre 2050 (deux mille cinquante) et peut être prorogée par délibération de l’assemblée extraordinaire.
CAPITAL SOCIAL – VERSEMENTS DES ASSOCIÉS
Article 5
5.1 – Le capital est fixé à XX.000.000,00 (XX millions virgule zéro zéro) Euros réparti en ........ actions d’une valeur nominale de 100,00 (cent virgule zéro zéro) Euros chaque.
5.2 – Le capital pourra être augmenté à titre onéreux (sous forme de nouveaux apports en numéraire ou en nature) ou à titre gratuit (par transformation de réserves ou d’autres provisions disponibles en capital) en vertu d’une décision de l’assemblée extraordinaire des associés, sous réserve des dispositions du point 5.3 ci-dessous.
5.3 – L’assemblée, par décision adoptée lors d’une session extraordinaire, pourra attribuer à l’organe administratif la faculté d'augmenter en une ou plusieurs fois le capital jusqu’à un montant déterminé et pour une période maximale de cinq ans à compter de la date de la décision, excepté quoi qu’il en soit la faculté d’exclure ou de limiter le droit d’option visé au point 5.5 ci-dessous.
La décision d’augmentation du capital prise par l’organe administratif en application de ladite procuration devra faire l’objet d’un procès-verbal rédigé par un Notaire.
5.4 – L’augmentation de capital ne peut être exécutée tant que les actions précédemment émises ne seront pas entièrement libérées.
5.5 – En cas de décision d’augmentation du capital social ou d’émission d’obligations convertibles en actions, les associés disposent d’un droit d’option et d’un droit de préemption sur les actions et/ou obligations convertibles éventuellement non souscrites ; en cas d’obligations convertibles le droit d’option appartient aussi aux possesseurs de ces dernières, en participation avec les associés, sur la base du rapport de change. Les dispositions applicables sont celles de l’article 2441 du Code Civil.
Article 6
6.1 – Le capital pourra être diminué dans les cas et selon les modalités prévus par la loi par décision de l’assemblée extraordinaire des associés.
Article 7
7.1 – Les associés pourront effectuer, sur demande de l’organe administratif et conformément à la réglementation fiscale en vigueur, des versements au titre du capital ou des financements productifs d’intérêts ou non, qui ne constituent pas un appel à l’épargne publique aux termes des dispositions légales en vigueur en matière bancaire et de crédit.
ACTIONS – CESSION DES ACTIONS
Article 8
8.1 – La participation de chaque associé est représentée par des actions.
L’attribution d’actions non proportionnelles aux apports est autorisée. Toutefois, en l’absence de disposition spécifique dans ce sens, chaque associé se voit attribuer un nombre d’actions proportionnel à la partie du capital social souscrite et pour une valeur non supérieure à celle de l’apport qu’il a effectué.
8.2 – Les actions donnent à leurs possesseurs les mêmes droits.
Cependant, par décision spéciale de l'assemblée extraordinaire, des catégories d'actions particulières faisant l'objet de droits différents peuvent être créées aux termes des articles '2348' et suivants du code civil ; quoi qu’il en soit toutes les actions appartenant à la même catégorie octroient les mêmes droits. En cas de création des catégories d’actions particulières indiquées ci-dessus, les décisions de l’assemblée, qui affectent les droits d’une d’entre elles, doivent être approuvées aussi par l’assemblée spéciale des adhérents à la catégorie intéressée. Les assemblées spéciales sont soumises aux dispositions relatives aux assemblées extraordinaires.
Article 9
9.1 – En cas de copropriété d’une action, les droits des copropriétaires doivent être exercés par un représentant commun nommé selon les dispositions prévues par les articles 1105 et 1106 du Code Civil.
9.2 – En cas de gage, usufruit ou saisie des actions, les dispositions applicables sont celles de l’article 2352 du Code Civil. Par dérogation partielle aux dispositions ci-dessus, le droit de vote en cas de gage ou d’usufruit appartient à l’associé.
9.3 – Pour l’achat de la part de la société d’actions propres, pour l’exécution d’autres opérations sur actions propres, et pour l’achat d’actions de la part de sociétés contrôlées les dispositions applicables sont celles des articles 2357 et suivants du Code Civil.
Article 10
10.1 – Les actions sont cessibles par acte entre vifs et à cause de mort ; dans l’éventualité de transfert par acte entre vifs aux autres associés, inscrits régulièrement au registre des associés, ceux-ci disposent d’un droit de préemption conformément aux dispositions du point 10.3 suivant.
10.2 – Par « transfert par acte entre vifs » aux effets de l’application du présent article, il faut entendre tous les actes de « transfert », dans la plus large acception du terme, et donc, outre la vente, à simple titre d’exemple, les contrats d’échange, d’apport, de dation en paiement et de donation.
La mise au nom d’une société fiduciaire et le transfert d’un mandat fiduciaire sont par ailleurs inclus.
10.3 – Pour l’exercice du droit de préemption, les dispositions et modalités applicables sont les suivantes :
- l’associé qui entend céder tout ou partie de ses actions, dans les cas prévus aux points 10.1 et 10.2 ci-dessus, devra communiquer son offre par lettre recommandée à l’organe administratif : l’offre doit contenir l’identité du cessionnaire et les conditions de la cession, au nombre desquelles, en particulier le prix et les modalités de paiement. L’organe administratif, dans un délai de quinze jours à compter de la réception de la lettre recommandée, communiquera, par lettre recommandée avec accusé de réception, l’offre aux autres associés, qui devront exercer le droit de préemption selon les modalités suivantes :
a) tout associé intéressé à l’achat devra faire parvenir à l’organe administratif la déclaration d’exercice de la préemption par lettre recommandée avec accusé de réception remise à un bureau de poste au plus tard dans un délai de trente jours à compter de la date de réception de la communication de l’organe administratif ;
b) les actions devront être transférées dans un délai de trente jours à compter de la date à laquelle l’organe administratif aura communiqué à l’associé offrant - par lettre recommandée avec accusé de réception envoyée dans un délai de quinze jours à compter de l’expiration du délai indiqué au paragraphe a) - l’acceptation de l’offre avec indication des associés acceptants, de la répartition entre eux des actions offertes (et des modalités éventuelles à respecter si les actions offertes ne sont pas divisibles proportionnellement entre tous les associés acceptants), de la date fixée pour le transfert.
- en cas d’exercice du droit de préemption par plus d’un associé, les actions offertes reviendront aux associés intéressés au prorata de la valeur nominale de leurs actions respectives.
- si l’un des ayants droit à la préemption ne peut pas ou ne veut pas l’exercer, le droit qui lui revient s’accroît automatiquement et proportionnellement au profit des associés qui, vice-versa, souhaitent l’exercer.
- le droit de préemption pourra être exercé pour la totalité ou pour une partie des actions faisant l’objet du transfert.
- au cas où aucun associé n’entendrait acquérir les actions offertes dans le respect des dispositions prévues ci-dessus, l’associé offrant sera libre de céder les actions offertes en vente à l’acquéreur mentionné dans la communication dans un délai de soixante jours à compter de l’expiration du délai pour l’exercice du droit de préemption, faute de quoi la procédure de préemption doit être répétée.
- la préemption doit être exercée aux mêmes conditions que celles indiquées dans l’offre, excepté pour ce qui est du prix indiqué par l’offrant par rapport auquel la préemption sera considérée valablement exercée par l’associé pour un prix égal à celui indiqué par l’offrant réduit de 10% (dix pour cent). Ceci notamment dans le but de garantir la stabilité des rapports sociaux et de garantir une répartition équitable des accroissements de valeur de la Société entre les associés. Par conséquent le prix que les associés qui ont exercé la préemption devront verser à l’offrant, au moment de la cession des actions, correspondra à 90% (quatre-vingt dix pour cent) du prix indiqué dans l'offre. Si le prix demandé est estimé excessif par l’un quelconque des associés ayant manifesté, conformément aux dispositions prévues ci-dessus, sa volonté d'exercer la préemption ainsi que dans tous les cas où la nature de l'acte ne prévoit aucune somme ou la somme est différente du cours d'achat, le prix de la cession sera déterminé par les parties d'un commun accord entre elles. Si les parties ne parviennent pas à un accord, le prix sera déterminé par un rapport sous serment rédigé par un expert désigné par le Tribunal dans la circonscription où est situé le siège légal de la société sur requête de la partie la plus diligente, sans préjudice de la réduction du prix ainsi déterminé en faveur des associés de 10% (dix pour cent) de ce dernier ; l’expert devra jugé selon une évaluation équitable la valeur effective des actions, en tenant compte des critères les plus appropriés à utiliser mis à disposition par la procédure professionnelle. Le coût du rapport sera à la charge de la/des parties qui le demandent.
- le droit de préemption revient aux associés même en cas de transfert de la nue propriété ou de l’usufruit des actions, alors qu’il n’est pas reconnu en cas de constitution de gage.
- le droit de préemption revient aux associés même dans le cas de cession du droit d’option prévu à l’article 5.5. ci-dessus.
- en cas de transfert par acte entre vifs effectué sans observer la procédure décrite ci-dessus, l’acquéreur n’aura pas le droit d’être inscrit dans le registre des associés, il ne pourra pas exercer le vote ni les autres droits administratifs et patrimoniaux et ne pourra pas céder les actions de façon opposable à la société.
- la cession des actions et du droit d’option sera possible sans devoir observer les formalités susmentionnées si l’associé cédant a obtenu de la part de tous les autres associés qu’ils renoncent à l’exercice du droit de préemption pour cette cession spécifique.
- par dérogation à ce qui précède, les actions et le droit d’option prévu à l’article 5.5 ci-dessus sont cessibles sans devoir observer les formalités susmentionnées, les associés ne disposant pas de droit de préemption, si la cession se fait au profit du conjoint, des ascendants, descendants ou frères et soeurs de l’associé cédant.
10.4 – En cas de cession des actions pour cause de mort, les héritiers de l’associé défunt devront nommer un représentant commun.
ASSEMBLÉES
Article 11
11.1 – L’assemblée est ordinaire ou extraordinaire aux termes de la loi.
11.2 – L’assemblée doit être convoquée par l’organe administratif, même sur requête des associés aux termes de l’article 2367 du Code Civil : l’assemblée est convoquée au siège social, ou dans tout autre lieu à condition que ce soit en Italie ou sur le territoire d’une Nation appartenant à l'Union Européenne.
11.3 – L’assemblée est convoquée par un avis expédié aux associés et reçu par ceux-ci au moins 8 (huit) jours avant la date fixée pour l’assemblée ; l’avis peut être rédigé sur quelque support que ce soit (papier ou magnétique) et peut être expédié par le biais de n’importe quel système de communication (en cas de convocation par télécopie, courrier électronique ou autres moyens similaires, l’avis doit être expédié au numéro de télécopie, à l’adresse de courrier électronique ou à l’adresse spécifique expressément communiqués par l’associé et résultant expressément du registre des associés). La convocation peut même être faite par publication sur un journal à tirage au moins régional, effectuée au moins 8 (huit) jours avant la date fixée pour l’assemblée.
11.4 – Lavis de convocation doit indiquer le jour, le lieu, l’heure de la réunion et la liste des matières à traiter. L’avis de convocation pourra prévoir une date ultérieure de seconde convocation au cas où à la première réunion prévue en première convocation l’assemblée ne serait pas constituée légalement ; l’avis pourra prévoir d’autres convocations pour lesquelles les majorités sont les mêmes que celles prévues pour l’assemblée de la deuxième convocation.
11.5 – En l’absence de convocation formelle, l’assemblée est réputée légalement constituée en séance plénière quand la totalité du capital social y est représentée et la majorité des membres des organes administratifs et de contrôle y participe. Cependant dans ce cas chaque participant peut s’opposer à la discussion des questions sur lesquelles il ne s’estime pas suffisamment informé.
11.6 – Dans le cas prévu au point 11.5 ci-dessus, les décisions prises devront être communiquées en temps utile aux composants des organes administratifs et de contrôle non présents.
Article 12
12.1 - L’assemblée est présidée, selon la composition de l’organe administratif, par l’Administrateur Unique ou par le Président du Conseil d’Administration. En cas d’absence ou d’empêchement de ceux-ci, l’assemblée sera présidée par la personne élue à la majorité des voix des présents.
12.2 – L’assemblée nomme un secrétaire, qui peut même être choisi hors des associés et, si nécessaire, un ou plusieurs scrutateurs, qui peuvent être choisis hors des associés.
12.3 – Il incombe au Président de l’assemblée de constater la régularité de la constitution de l’assemblée, de vérifier l’identité et la légitimité des présents, de diriger et administrer le déroulement de l’assemblée et de vérifier les résultats des votes.
Article 13
13.1 – Les associés ayant droit de vote et inscrits à la date de l’assemblée dans le registre des associés ont le droit d’intervenir à l’assemblée des associés. Le dépôt préalable des actions ou de la certification correspondante n’est en revanche pas nécessaire.
13.2 – Tout associé ayant le droit d’intervenir à l’assemblée peut se faire représenter par délégation écrite qui devra être conservée par la société.
La délégation ne peut pas être délivrée avec le nom du représentant en blanc.
Le représentant ne peut se faire remplacer que par la personne expressément indiquée dans la délégation.
Si la délégation est conférée pour une seule assemblée, elle vaut également pour les convocations suivantes.
La procuration générale est également admise pour plusieurs assemblées, indépendamment de leur ordre du jour.
La représentation ne peut pas être conférée ni aux composants des organes administratifs ou de contrôle ou aux salariés de la société, ni aux sociétés contrôlées par la société ou aux membres des organes administratifs ou de contrôle ou aux salariés de ces dernières.
Les autres dispositions applicables sont celles de l’article 2372 du Code Civil.
13.3 – Les associés intervenus qui réunissent un tiers du capital représenté à l’assemblée, s’ils déclarent de ne pas être suffisamment informés sur les objets à délibérer, peuvent demander à ce que l’assemblée soit renvoyée au plus tard à cinq jours ; ce droit ne peut être exercé qu’une seule fois pour le même objet.
13.4 – Il est possible de tenir les réunions de l’assemblée, soit ordinaire soit extraordinaire, avec des intervenants présents en plusieurs lieux, contigus ou distants, reliés par audio/vidéo, et ce aux conditions suivantes, dont le respect devra être mentionné dans les procès verbaux correspondants :
- que soient présents dans le même lieu le Président et le Secrétaire de la réunion qui rédigeront et signeront le procès-verbal ;
- qu’il soit permis au Président de l’assemblée de vérifier l’identité et la légitimation des intervenants, de régler le déroulement de la réunion, de constater et de proclamer les résultats du vote ;
- qu’il soit permis à la personne chargée de dresser le procès-verbal de percevoir de façon appropriée les événements de l’assemblée faisant l’objet du procès-verbal ;
- qu’il soit permis aux intervenants de participer à la discussion et au vote simultané sur les questions à l’ordre du jour, ainsi que de visionner, recevoir ou transmettre des documents et de faire figurer dans le procès-verbal leurs déclarations et leur désaccord ;
- que soient indiqués dans l’avis de convocation (sauf s’il s’agit d’une assemblée plénière) les lieux reliés par audio/vidéo par les soins de la société, dans lesquels les intervenants pourront se rendre, la réunion étant réputée se déroulée au lieu où seront présents le Président et la personne chargée de l’établissement du procès-verbal ; il devra en outre être préparé un même nombre de feuille de présence que le nombre de lieux reliés par audio/vidéo où se tient la réunion.
Article 14
14.1 – Chaque action donne le droit de vote, excepté dans le cas de création de catégories particulières d’actions faisant l’objet de droits différents aux termes de l’article 8.2 ci-dessus, des actions qui en raison de la légitimation de droits particuliers, ne donnent aucun droit de vote ou un droit de vote limité. La valeur de ces actions, globalement, ne peut dépasser la moitié du capital social.
14.2 – L’assemblée ordinaire, aussi bien en première que en seconde convocation, sous réserve des dispositions prévues par l’article 2369, 4ème alinéa du Code Civil relativement aux décisions d’approbation du bilan et de renouvellement et révocation des fonctions sociales, est légalement constituée avec la présence d’un nombre d’associés représentant au moins la moitié du capital social et statue à la majorité absolue du capital social représenté par les intervenants.
14.3 – L’Assemblée extraordinaire aussi bien en première que en seconde convocation, est légalement constituée et statue avec le vote favorable d’un nombre d’associés représentant plus de la moitié du capital social.
14.4 – Sauf disposition légale contraire, les actions pour lesquelles le droit de vote ne peut pas être exercé sont prises en compte aux effets de la constitution légale de l’assemblée. Ces mêmes actions et celles pour lesquelles le droit de vote n’a pas été exercé par suite de la déclaration de l’associé de s’abstenir pour conflit d’intérêt ne sont pas prises en compte aux effets du calcul de la majorité et de la part de capital requise pour l’approbation de la délibération.
Article 15
15.1 – Les décisions de l’assemblée doivent faire l’objet d’un procès-verbal signé par le Président et par le Secrétaire ou par le Notaire, dans les cas où la loi l’impose.
15.2 – Le procès-verbal doit indiquer la date de l’assemblée et, en annexe le cas échéant, l’identité des participants et le capital représenté par chacun ; il doit également indiquer les modalités et le résultat des votes et doit permettre, le cas échéant sous forme d’une annexe, l’identification des associés favorables, défavorables ou s’étant abstenus. Les déclarations des associés relatives à l’ordre du jour doivent être portées au procès-verbal sur demande de ces derniers.
15.3 – Le procès-verbal de l’assemblée extraordinaire doit être dressé par un Notaire.
15.4 – Le procès-verbal doit être dressé sans retard, dans les délais nécessaires pour l’exécution, en temps utile, des obligations de dépôt et de publication.
15.5 – Le procès-verbal de l’assemblée, même s’il est rédigé par acte public, devra être transcrit immédiatement dans le Registre des réunions et des décisions des Assemblées.
ADMINISTRATION
Article 16
16.1 – La société pourra être administrée, alternativement, selon ce qui a été décidé lors de la nomination :
a) par un Administrateur Unique ;
b) par un Conseil d’Administration composé de plusieurs membres compris entre 2 et 9 personnes, selon le nombre exact déterminé à l’occasion de la nomination ;
16.2 – La nomination des administrateurs incombe à l’assemblée ordinaire des associés, excepté pour les premiers administrateurs qui sont nommés dans l’acte de constitution.
16.3 – Les administrateurs pourront le cas échéant être choisis hors des associés. Les personnes relevant des cas prévus à l’article 2382 du Code Civil ne peuvent être nommées aux fonctions d’Administrateur et si elles ont été nommées, cette nomination est réputée nulle et non avenue.
Article 17
17.1 – Les administrateurs ne peuvent être nommés pour une période supérieure à trois exercices et leur mandat expire à la date de l'assemblée convoquée pour l'approbation du bilan correspondant au dernier exercice de leurs fonctions.
17.2 – Les administrateurs sont révocables en tout temps par l’assemblée, même s’ils sont nommés dans l’acte de constitution, sans préjudice du droit de l’administrateur aux dommages-intérêts, si la révocation se fait sans cause valable.
17.3 - La rééligibilité est admise.
17.4 – En cas de nomination d’un Conseil d’Administration selon les dispositions de l’article 16.1 paragraphe b) ci-dessus, si, pour une raison quelconque, la majorité des Administrateurs n’est plus en charge, le Conseil d’Administration entier est réputé démissionnaire.
Il appartiendra aux administrateurs réputés démissionnaires de procéder à la convocation de l’assemblée pour la nomination d’un nouvel organe administratif. Entre-temps, le Conseil réputé démissionnaire ne pourra accomplir que les actes d’administration ordinaire.
17.5 – Si l’Administrateur unique ou tous les administrateurs démissionnent de leurs fonctions, l’assemblée pour la nomination du nouvel organe administratif doit être convoquée d’urgence par le Conseil de Révision, lequel peut entre-temps accomplir les actes d’administration ordinaire.
17.6 – La cessation de la charge des administrateurs, pour expiration de leur mandat, prend effet à compter de la nomination du nouvel organe administratif. Pour la cessation des fonctions de la part des administrateurs les dispositions applicables sont celles de l’article 2385 du Code Civil.
17.7 – Dans le cas de Conseil d’Administration, l’article 2386 du Code Civil 1er alinéa est applicable si au cours de l’exercice un ou plusieurs administrateurs démissionnent de leurs fonctions.
Article 18
18.1 – En cas d’administration de la société par un Conseil d’Administration, nommé en application des dispositions de l’article 16.1. paragraphe b) ci-dessus, celui-ci :
a) élit un Président parmi ses membres, s’il n’a pas été nommé par les associés lors de la nomination, et, le cas échéant, un vice-président, qui remplace le Président en cas d’absence ou d’empêchement de celui-ci.
b) est convoqué par le Président par avis expédié par lettre recommandée ou bien par tout autre moyen approprié à cet effet, (par exemple fax, courrier électronique), au moins trois jours avant la réunion et, en cas d’urgence, par télégramme expédié au moins un jour auparavant, indiquant la date, le lieu et l’heure de la réunion ainsi que l’ordre du jour. En cas de recours au fax ou au courrier électronique, ou à tout autre moyen approprié à cette fin, les avis devront être expédiés au numéro de fax, à l’adresse électronique et/ou à l’adresse spécifique qui auront été expressément communiqués par les administrateurs et résultant d’une annotation spéciale faite dans le Registre des réunions et des décisions du Conseil d’Administration.
c) se réunit au siège social ou ailleurs, à condition que ce soit en Italie, ou sur le territoire d’une Nation appartenant à l’Union Européenne.
18.2 – Le Conseil d’Administration est réputé légalement constitué, y compris sans convocation formelle, quand y interviennent tous les administrateurs en charge et la majorité des membres du Conseil de Révision participe à la réunion. Dans ce cas, les membres de l’organe de contrôle, non présents à la réunion, devront remettre une déclaration écrite, expédiée à la société par le biais de n’importe quel système de communication y compris par télécopie et courrier électronique, conservée dans les actes de la société, par laquelle ils déclarent être informés de la réunion du conseil et des questions portées à l’ordre du jour. La déclaration ci-dessus devra parvenir avant la tenue de l’assemblée. Les décisions prises par le Conseil d’Administration devront être communiquées en temps utile aux membres de l’organe de contrôle non présents à la réunion.
18.3 – Les réunions du Conseil d’Administration peuvent se tenir avec des intervenants présents en plusieurs lieux, reliés par audio/vidéo, et ce aux conditions suivantes, dont le respect devra être mentionné dans les procès-verbaux correspondants :
a) que soient présents dans le même lieu le Président et le Secrétaire de la réunion qui rédigeront et signeront le procès-verbal, la réunion étant réputée s’être déroulée en ce lieu ;
b) qu’il soit permis au Président de la réunion de vérifier l’identité des intervenants, de régler le déroulement de la réunion, de constater et de proclamer les résultats du vote ;
c) qu’il soit permis à la personne chargée de dresser le procès-verbal de percevoir de façon appropriée les événements de l’assemblée faisant l’objet du procès-verbal ;
d) qu’il soit permis aux intervenants de participer à la discussion et au vote simultané sur les questions à l’ordre du jour, ainsi que de visionner, recevoir ou transmettre des documents et de faire figurer dans le procès-verbal leurs déclarations et leur désaccord.
18.4 – Le Conseil d’Administration statue valablement en la présence effective de la majorité de ses membres en charge et à la majorité absolue des voix des présents. En cas d’égalité, la voix du Président, ou de son remplaçant, est prioritaire. Le vote ne peut être effectué par délégation.
18.5 – Les décisions du Conseil d’Administration adoptées selon les dispositions du présent article sont constatées par procès-verbal signé par le Président et par le Secrétaire ; ledit procès-verbal devra être transcrit dans le Registre des réunions et des décisions du Conseil d’Administration, même s’il est dressé par acte public.
Article 19
19.1 – L’organe administratif, quelle que soit sa composition, dispose de tous les pouvoirs de gestion ordinaire et extraordinaire, excepté ceux que la loi réserve expressément à l’assemblée des associés.
19.2 – En cas de nomination du Conseil d’Administration (selon les dispositions de l’article 16.1 paragraphe b), celui-ci peut déléguer tous ou partie de ses pouvoirs aux termes et dans les limites de l’article 2381 du Code Civil à un Directoire composé de quelques-uns de ses membres ou à un ou plusieurs de ses membres, même séparément. Le Directoire ou bien l’administrateur ou les administrateurs délégués pourront accomplir tous les actes de gestion ordinaire et extraordinaire résultant de la procuration faite par le Conseil d’Administration. Pour la convocation, la constitution et le fonctionnement du Directoire, il est fait renvoi aux normes qui régissent le CDA.
Les organes délégués font un rapport au Conseil d’Administration et au Conseil de Révision, au moins tous les cent quatre-vingt jours, sur le développement général de la gestion et sur l'évolution prévisible ainsi que sur les opérations les plus significatives, en raison de leurs dimensions ou caractéristiques, effectuées par la société et par les sociétés qu’elle contrôle.
19.3 – L’organe administratif peut nommer des directeurs, mandataires ou fondés de pouvoir pour l’accomplissement d’actes déterminés ou de catégories d’actes, en déterminant leurs pouvoirs.
Article 20
20.1 – Le pouvoir de représentation pour l’Administrateur Unique ou pour le Conseil est régi par l'article 2384 du Code Civil.
20.2 – En cas de nomination du Conseil d’ Administration selon les dispositions de l’article 16.1 paragraphe b) ci-dessus, la représentation de la société sera exercée séparément par tous les membres du Conseil d’Administration.
20.3 – La représentation sociale appartient également aux directeurs, aux mandataires et aux fondés de pouvoir dont il est question à l’article 19 ci-dessus dans les limites des pouvoirs déterminés par l’organe administratif dans l’acte de nomination.
Article 21
21.1 – Les Administrateurs ont droit, en plus du remboursement des dépenses engagées pour l’exercice de leurs fonctions, à une indemnité annuelle globale, y compris sous forme de participation aux bénéfices, qui sera déterminée par les associés, à l’occasion de la nomination ou par décision spéciale de l’assemblée ordinaire. Comme rémunération pourra également être prévu le droit de souscrire à un prix déterminé des actions à émettre prochainement.
21.2 – Si la société est administrée par un Conseil d’Administration, la rémunération des administrateurs remplissant des charges particulières est fixée par le Conseil lui-même, après consultation du Conseil de Révision. L’assemblée peut aussi fixer un montant global pour la rémunération de tous les administrateurs, y compris les administrateurs investis de charges particulières.
21.3 – L’organe administratif pourra par ailleurs se voir attribuer le droit de percevoir une indemnité à titre de traitement de fin de mandat, constituée au moyen de dotations annuelles ou bien au moyen d’une police d’assurance prévue à cet effet.
ORGANES DE CONTRÔLE
Article 22
22.1 – Tant que la société n’est pas soumise à l’obligation de présenter des comptes consolidés, l’organe unique de contrôle est le Conseil de Révision auquel il appartient de :
a) veiller sur l’observance de la loi et des statuts, sur le respect des principes d’administration correcte et en particulier sur l’adéquation de l’agencement organisationnel, administratif et comptable adopté par la société et sur son fonctionnement effectif ;
b) exercer le contrôle comptable.
22.2 – Le Conseil de Révision devra être nommé et remplira ses fonctions conformément aux dispositions des articles 23 et 24 ci-dessous.
22.3 – Si pour quelque raison que ce soit la société est soumise à l’obligation de présenter des comptes consolidés, le contrôle comptable dont il est question au point 22.1 paragraphe b) ci-dessus, devra être exercé par un Auditeur qui devra être nommé et qui remplira ses fonctions conformément aux dispositions de l’article 25 ci-dessous, alors que le Conseil de Révision continuera, comme prévu par la loi, à exercer les fonctions visées au point 22.1 paragraphe a) ci-dessus.
22.4 – L’assemblée ordinaire des associés, par décision spéciale pourra, à l’occasion de la nomination ou du renouvellement du Conseil de Révision, en dérogation au dispositions prévues au point 22.1 ci-dessus, établir que le contrôle comptable soit exercé, pour les trois ans suivants, par un Auditeur qui devra être nommé et qui remplira ses fonctions conformément aux dispositions de l’article. 24 ci-dessous, alors que le Conseil de Révision continuera, comme prévu par la loi, à exercer les fonctions visées au point 22.1 paragraphe a) ci-dessus.
Article 23
23.1 – Le Conseil de Révision se compose de trois membres titulaires et de deux suppléants, conformément aux dispositions de l’article 2397 du Code Civil.
23.2 – Les Commissaires aux Comptes, y compris le Président, sont nommés pour la première fois lors de l’acte de constitution et, par la suite, par l’assemblée des associés. Leur mandat dure trois exercices et expire à la date de l’assemblée convoquée pour l’approbation des comptes relatifs au troisième exercice du mandat. La cessation de leur charge prend effet à compter de la nomination d’un nouveau Conseil de Révision. Les Commissaires aux Comptes sont rééligibles.
23.3 – Les personnes relevant des dispositions de l’article 2399 du Code Civil ne peuvent exercer les fonctions de Commissaire aux Comptes et leur nomination, si elle a lieu, est réputée nulle et non avenue.
23.4 – Les Commissaires aux Comptes ne peuvent être révoqués que pour cause valable et par décision de l’assemblée des associés. La décision de révocation doit être approuvée par ordonnance du Tribunal après audition de l’intéressé.
23.5 – En cas de décès, de démission ou de déchéance d’un Commissaire aux Comptes, le suppléant le plus âgé lui succède. Les nouveaux Commissaires aux Comptes restent en charge jusqu’à la prochaine assemblée qui doit prévoir la nomination des Commissaires aux comptes titulaires et suppléants nécessaires pour la reconstitution du Conseil. Leur mandat expire en même temps que celui des autres Commissaires aux Comptes en charge.
En cas de remplacement du Président, la présidence est assurée par le Commissaire aux Comptes le plus âgé, jusqu’à la décision de reconstitution.
23.6 – Le Conseil de Révision a les pouvoirs prévus à l’article 2403/bis du Code Civil.
23.7 – La rémunération annuelle des Commissaires aux Comptes est fixée par l’assemblée des associés lors de leur nomination pour toute la durée de leur mandat.
23.8 – Le Conseil de Révision doit se réunir au moins tous les quatre-vingt-dix jours. Pour les modalités de convocation du Conseil, les dispositions applicables sont celles de l’article 18.1 paragraphes b) et c) ci-dessus (étant entendu que la référence au Registre des réunions et des décisions du Conseil d’Administration doit être remplacée par la référence au Registre des réunions et des décisions du Conseil de Révision). Même en l’absence de convocation formelle, les réunions du Conseil de Révision et ses décisions sont réputées valables si tous les Commissaires aux comptes titulaires sont présents. Les réunions du Conseil de Révision peuvent se tenir avec des intervenants présents en plusieurs lieux, reliés par audio/vidéo, et ce aux conditions suivantes, dont le respect devra être mentionné dans les procès-verbaux correspondants :
a) qu’il soit possible au Président de la réunion de vérifier l’identité des intervenants et de régler le déroulement de la réunion et qu’il soit possible à la personne chargée de rédiger le procès-verbal de percevoir adéquatement les événements de la réunion faisant l’objet du procès-verbal ;
b) qu’il soit permis aux intervenants de participer à la discussion et au vote simultané des questions mises à l’ordre du jour, ainsi que de voir, recevoir ou transmettre des documents.
23.9 – Le Conseil de Révision est régulièrement constitué en présence de la majorité des Commissaires aux Comptes et statue à la majorité absolue des présents.
23.10 – Les réunions du Conseil font l’objet d’un procès-verbal, qui doit être transcrit dans le registre des réunions et des décisions du Conseil de Révision et signé par les intervenants. Le Commissaire aux Comptes ayant voté contre une décision a le droit de faire verbaliser les motifs de son désaccord.
23.11 – Les Commissaires aux Comptes doivent assister aux assemblées des associés, aux réunions du Conseil d’Administration et aux réunions de l’éventuel Directoire.
23.12 – Tout associé peut signaler les faits qu’il juge irréguliers au Conseil de Révision, lequel doit en tenir compte dans son rapport annuel sur les comptes ; si l’irrégularité est signalée par un nombre d’associés représentant un vingtième du capital social, le Conseil de Révision doit enquêter sans délai sur les faits signalés et présenter ses conclusions et, le cas échéant, ses propositions à l’assemblée.
Article 24
24.1 – Etant investi du contrôle comptable, aux termes du point 22.1 ci-dessus, le Conseil de Révision, conformément à l’art. 2409-bis, dernier alinéa, du Code Civil, devra être intégralement constitué d’Auditeurs inscrits au Registre tenu par le Ministère de la Justice.
24.2 – Si en revanche le contrôle comptable doit être exercé par un Auditeur, aux termes des articles 22.3 et 22.4 ci-dessus, les dispositions applicables pour la composition du Conseil de Révision sont celles de l’art. 2397 du Code Civil, alors que l’Auditeur, qui devra être nommé par l’assemblée des associés, devra être inscrit au Registre tenu par le Ministère de la Justice. L’auditeur réputé nommé remplit les fonctions prévues à l’article 2408-ter du Code Civil. Au lieu d’être confié à un auditeur, le contrôle comptable peut aussi être confié à une société de révision inscrite au Registre tenu par le Ministère de la Justice.
RETRAIT DE L’ASSOCIÉ
Article 25
25.1 – Le droit de retrait est reconnu, pour toutes ou une partie de leurs actions, aux associés qui n’ont pas concouru aux décisions concernant :
a) la modification de la clause de l’objet social, lorsqu’il permet un changement significatif de l’activité de la société ;
b) la transformation de la société ;
c) le transfert du siège social à l’étranger ;
d) la révocation de l’état de liquidation ;
e) l’élimination d’une ou de plusieurs causes de retrait prévues par la loi et les présents statuts ;
f) la modification des critères de détermination de la valeur de l’action en cas de retrait ;
g) les modifications des statuts concernant les droits de vote ou de participation.
Le droit de retrait n’est pas reconnu à l’associé qui n’a pas concouru à l’approbation des décisions ayant pour objet :
a) la prorogation du délai ;
b) l’introduction ou l’élimination de contraintes pour la circulation des titres actionnaires.
25.2 – Le droit de retrait peut aussi être exercé par les associés dans tous les autres cas prévus par la loi ou par les présents statuts.
25.3 – L’intention de l’associé d’exercer son droit de retrait, dans les cas prévus au paragraphe 25.1 ci-dessus, devra être communiquée à l’organe administratif par lettre recommandée avec accusé de réception, en indiquant l’identité de la personne intéressée par le retrait, son domicile, le numéro et la catégorie des actions pour lesquelles le droit de retrait est exercé, dans les quinze jours suivant l’inscription au Registre des Entreprises de la décision qui légitime le droit de retrait ; si le fait qui légitime le retrait est d’une autre nature qu’une décision devant être inscrite au Registre des Entreprises, le droit de retrait est exercé dans les trente jours suivant la date à laquelle l’associé en a pris connaissance. Les actions pour lesquelles le droit de retrait est exercé ne peuvent être cédées et doivent être déposées au siège social. Le retrait ne peut être exercé, ou s’il est exercé, est sans effet, si dans les quatre-vingt-dix jours suivant la date de réception de la communication de retrait de la part de l’associé la société révoque la décision qui le légitime, ou si l’assemblée des associés se prononce pour la dissolution de la société.
25.4 – Les associés qui se retirent de la société ont le droit d’obtenir la liquidation des actions pour lesquelles ils exercent le retrait à la valeur déterminée suivant les dispositions de l’article 26 ci-dessous.
Article 26
26.1 – Relativement à la faculté accordée par l’article 2437-ter, 4ème alinéa, du Code Civil, il est établi que la valeur des actions des associés ayant demandé le retrait est déterminée par l’organe administratif, après audition des organes de contrôle, sur la base du patrimoine net comptable, rectifié pour tenir compte :
- de l’éventuel accroissement de la valeur effective, par rapport à la valeur comptable, des biens immobiliers, des brevets et des marques appartenant à la société ;
- du démarrage, estimé à une valeur égale au bénéfice de l’exercice enregistré par la société et tel qu’il résulte des derniers comptes annuels approuvés.
26.2 – Les associés ont le droit de connaître la détermination de la valeur visée au point 26.1 ci-dessus, dans les quinze jours qui précèdent la date fixée pour l’assemblée ; chaque associé a le droit d’en prendre vision et d’obtenir une copie à ses frais. En cas de contestation, à présenter en même temps que la déclaration de retrait, la valeur de liquidation est déterminée dans les quatre-vingt dix jours suivant l'exercice du droit de retrait à travers un rapport d’un expert assermenté nommé par le Tribunal qui fixe également les frais, à la requête de la partie la plus diligente ; dans ce cas, les dispositions applicables sont celles du premier paragraphe de l’article 1349 du Code Civil.
26.3 – La procédure de liquidation se déroule selon les dispositions de l'article 2437-quater du Code Civil ; dans tous les cas le remboursement des actions pour lesquelles le droit de retrait a été exercé doit être effectué au plus tard dans les douze mois suivant la communication du retrait faite à la société, à moins que la dissolution de l’assemblée n’ait été décidée.
COMPTES SOCIAUX ET DESTINATION DES BÉNÉFICES
Article 27
27.1 – Les exercices sociaux sont clos au 31 décembre de chaque année.
27.2 – A la clôture de chaque exercice social, l’organe administratif procède à la rédaction des comptes de l’exercice et aux formalités consécutives dans le respect des dispositions légales en vigueur.
27.3 Les comptes doivent être approuvés par décision de l’assemblée ordinaire, dans un délai de cent vingt jours à compter de la clôture de l’exercice social ou dans un délai de cent quatre-vingt jours si des circonstances particulières relatives à la structure et à l’objet de la société l’exigent ; dans ce dernier cas, par ailleurs, les administrateurs doivent signaler dans leur rapport sur la gestion (ou dans l’annexe en cas de comptes annuels présentés sous forme abrégée) les raisons du délai supplémentaire.
Article 28
28.1 – Une somme correspondant à au moins 5% (cinq pour cent) des bénéfices nets résultant des comptes doit être allouée à la réserve légale jusqu’à ce que cette dernière ait atteint les limites prévues par la loi.
28.2 – La destination des bénéfices est décidée par l’assemblée des associés. Ne peuvent être distribués que les bénéfices effectivement réalisés tels qu’ils résultent des comptes régulièrement approuvés, déduction faite de la part destinée à la réserve légale.
En cas de perte du capital social, aucune distribution de bénéfices ne peut avoir lieu tant que le capital n’a pas été reconstitué ou réduit à concurrence de ladite perte.
28.3 – La distribution d’acomptes sur dividendes n’est pas autorisée.
DISSOLUTION ET LIQUIDATION
Article 29
29.1 – La dissolution anticipée volontaire de la société est décidée par l’assemblée extraordinaire des associés à la majorité prévue à l’article 15.3 ci-dessus.
29.2 – Dans le cas prévu au point 29.1 ci-dessus, ainsi qu’en présence de l’une des autres causes de dissolution prévues par l’article 2484 du Code Civil ou par d’autres dispositions légales ou des présents statuts, l’assemblée par décision spéciale adoptée à la session extraordinaire toujours à la majorité prévue par l’article 15.3 ci-dessus, établit :
- le nombre des liquidateurs et les règles de fonctionnement du collège en cas de pluralité de liquidateurs ;
- la nomination des liquidateurs, avec indication de ceux auxquels est conférée la représentation de la société ;
- les critères de base selon lesquels la liquidation doit se faire ;
- les pouvoirs des liquidateurs.
En l’absence de disposition concernant les pouvoirs des liquidateurs, les dispositions applicables sont celles de l’article 2489 du Code Civil.
29.3 – La société peut à tout moment révoquer l’état de dissolution, le cas échéant après élimination de la cause de dissolution, par décision de l’assemblée extraordinaire prise à la majorité prévue à l’article 15.3 ci-dessus. L’associé qui n’a pas voté la décision de révocation de l’état de dissolution dispose d’un droit de retrait. Pour les effets de la révocation, les dispositions applicables sont celles de l’article 2487 ter du Code Civil.
29.4 – Les dispositions concernant les assemblées et les organes administratifs et de contrôle restent en vigueur, dans la mesure où elles sont applicables, même durant la liquidation.
29.5 – Toutes les autres dispositions prévues au chapitre VIII Livre V du Code Civil sont applicables.
OBLIGATIONS ET AUTRES INSTRUMENTS FINANCIERS
Article 30
30.1 – L’émission d’obligations ordinaires est décidée par l’organe administratif, alors que l’émission d’obligations convertibles est décidée par l’assemblée extraordinaire.
30.2 – L’assemblée, par décision spéciale adoptée lors d’une session extraordinaire, pourra attribuer à l’organe administratif la faculté d'émettre en une ou plusieurs fois des obligations convertibles jusqu’à un montant déterminé et pour une période maximale de cinq ans à compter de la date de la décision, excepté quoi qu’il en soit la faculté d’exclure ou de limiter le droit d’option qui appartient aux associées et aux possesseurs d’autres obligations convertibles.
30.3 – Toutes les autres dispositions de la Section VII chapitre V du Livre V du Code Civil sont applicables.
Article 31
31.1 – La société peut émettre d’autres instruments financiers que les obligations, pourvus de droits patrimoniaux et/ou administratifs spécifiques excepté quoi qu’il en soit le vote dans l’assemblée des associés et ce en contrepartie de l’apport de la part des associés ou de tiers même d’oeuvres ou de services, le tout aux termes de l’article 2346, du Code Civil.
31.2 – L’émission de ces instruments financiers est décidée par l’assemblée extraordinaire des associés, sans préjudice des dispositions de l’article 34 ci-dessous.
31.3 – La société peut émettre des instruments financiers pour une somme totale non supérieure au capital social, la réserve légale et les réserves disponibles tel qu’il résulte des derniers comptes annuels approuvés.
31.4 – La décision d’émission de ces instruments financiers doit prévoir les conditions d’émission, les droits qui attribuent ces instruments, les sanctions en cas de non-exécution des prestations, les modalités de transfert et de circulation et les modalités de remboursement.
31.5 – Les instruments financiers qui conditionnent, les temps et l’ampleur du remboursement du capital sur l’évolution économique de la société sont soumis aux dispositions de la Section VII chapitre V Livre V du Code Civil.
31.6 – Pour les patrimoines destinés à une affaire spécifique et les instruments financiers correspondants éventuellement émis, la discipline applicable est celle de la Section XI Chapitre V du Code Civil.
CLAUSE COMPROMISSOIRE
Article 32
32.1 – Tout litige (excepté ceux pour lesquels la loi requiert l’intervention obligatoire du Ministère Public) survenu entre les associés ou les associés et la société, l’organe administratif et l’organe de liquidation ou entre ces organes ou les membres de ces organes ou entre certaines de ces personnes ou organes au sujet de l'activité sociale et de l’interprétation ou exécution des présents statuts et pouvant faire l’objet d’un compromis, sera tranché par un arbitre qui jugera selon la règles de procédure d’usage et conformément au droit.
32.2 – L’arbitre est nommé par le Président du Tribunal de la Circonscription où est située le siège légal de la société.
DISPOSITIONS GÉNÉRALES
Article 33
33.1 – Le domicile des associés, dans leurs rapports avec la société ou entre eux, est celui qui résulte du registre des associés.
33.2 – Les associés ont le droit d’examiner les livres sociaux obligatoires aux termes des dispositions de la loi en vigueur et d’obtenir des extraits à leurs frais.
Article 34
34.1 – Si la société est administrée par un Conseil d’Administration nommé selon les dispositions de l’article 17.1 paragraphe b) ledit Conseil peut adopter, en lieu et place de l’assemblée des associés, les décisions relatives à :
- l’approbation du projet de fusion dans les cas et aux conditions prévus par les articles 2505 et 2505 bis du Code Civil ;
- la réduction du capital en cas de retrait de l’associé ;
- les adaptations des statuts à des dispositions légales ;
- l’indication des administrateurs qui ont la représentation de la société.
34.2 – L’organe administratif (quelque soit sa composition) peut par ailleurs adopter les décisions relatives à :
- l’augmentation du capital dans les limites et les conditions prévues par l’article 5.3 ci-dessus ;
- l’émission d’obligations convertibles aux termes des dispositions de l’article 30.2 ci-dessus ;
- l’émission d’instruments financiers aux termes des dispositions de l’article 31.1 ci-dessus ;
34.3 – Les décision du Conseil d’Administration sur les questions prévues au point 34.1 ci-dessus ainsi que les décisions de l’organe administratif sur les questions prévues au point 34.2 ci-dessus doivent être adoptées par décision qui doit être constatée au moyen d’un procès-verbal rédigé par un Notaire par acte public.
34.4 – Si la société est administrée par un Administrateur Unique nommé aux termes des dispositions de l’article 17.1 paragraphe a), les décisions relatives aux questions prévues au point 34.1 sont en revanche réservées exclusivement à l’assemblée extraordinaire des associés.
Article 35
35.1 – Les dispositions des présents Statuts s’appliquent aussi si la société a un associé unique, si et dans la mesure où elles ne présupposent pas nécessairement une pluralité d’associés et si et dans la mesure où elles sont compatibles avec les dispositions légales en vigueur en matière de sociétés à associé unique.
35.2 – Les présents statuts se référant à des sociétés ne faisant pas partie de celles prévues par l’article 2325-bis du Code Civil, les dispositions de la loi et du Code Civil dictées spécifiquement pour les sociétés qui font recours au marché du capital de risque ne sont pas applicables ; si la société souhaite faire recours au marché du capital à risque les présents Statuts devront être modifiés en conséquence par décision spéciale de l’assemblée extraordinaire.
Article 36
36.1 – Pour tout ce qui n’est pas prévu dans les présents statuts, les dispositions légales applicables sont celles prévues en matière de sociétés par actions.
J'ai commencé à travailler dans le domaine des traductions de l'italien vers le français en 1989 dans un bureau de brevets, la qualité et la précision de mon travail, mon excellente maîtrise des deux langues et l'expérience acquise au fil des années m'ont permis de continuer dans cette voie. Je suis née en Normandie et j'ai grandi en Corse où j'ai obtenu mon diplôme de Baccalauréat. Des choix personnels m'ont ensuite conduit vers l'Italie dans la province de Udine où je travaille et je vis encore aujourd'hui avec mon mari et nos deux filles tout en maintenant un contact régulier avec mon pays natal même à travers des longs séjours qui me permettent aussi de cultiver ma langue maternelle.
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Ho iniziato a lavorare come traduttrice dall’italiano verso il francese nel 1989, la qualità e puntualità del mio lavoro, la mia ottima padronanza delle due lingue e l’esperienza acquisita nel corso degli anni mi hanno permesso di continuare su questa strada fino ad oggi. Sono nata in Normandia (Francia) e cresciuta in Corsica dove ho ottenuto il mio diploma di maturità. Per scelta personale mi sono trasferita in Italia nel 1987 in provincia di Udine dove vivo tuttora insieme a mio marito italiano e le nostre due figlie italo-francesi, mantenendo tuttavia contatti con il mio paese natale anche attraverso frequenti e lunghi soggiorni in famiglia che mi permettono di mantenere viva la mia lingua materna.
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