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Portfolio
Sample translations submitted: 3
English to Italian: The Battle for Wesnoth - Help - Units: Drakes Detailed field: Gaming/Video-games/E-sports
Source text - English Drakes are large, winged and fire-breathing creatures, reminiscent of true dragons. On average, an adult drake stands around three meters tall and easily weighs more than a man and a horse combined. Their skin is made up of hard scales, resistant to most physical strikes except piercing and cold damage. Most drakes are capable of true flight and can travel long distances quickly. However, their sheer weight and bulk limits their flight ability somewhat, making them ungainly in the air. Where possible, they make use of terrain features such as hills, mountains and trees as launch points in order to gain greater height and speed. Fortunately for their enemies, they are still quite clumsy creatures and surprisingly slow in combat. This, combined with their large size, renders them easy targets for those who dare attack them.
Drakes are inherently magical creatures, with a mysterious internal fire fueling their very lives. This can easily be witnessed when one of their kind perishes in combat; its internal fire is released, burning their remains in to ashes. Their internal fire is also their greatest weakness; it makes them extremely vulnerable to cold attacks. Despite their magical nature, drakes are incapable of channeling magic in a controlled manner. While the magic imbued within a drake’s body enables it to spit fire and gives it life, they have no willful control over its functions of this magic.
Society
Drakes are a relatively warlike race and their societies can be best described as cultured martial societies. The core of a drake tribe is a small group of veteran warriors headed by a mutually respected — or simply feared — 'dominant' who rules the society with an iron fist. Every drake is expected to earn their place in the strict hierarchy, to obey their superiors and command their inferiors. Entry to the ruling elite is only possible through challenging and defeating a superior in single combat, which is the way the hierarchy within the elite itself is established. The use of deception of any kind towards any fellow drake is, without exception, seen as cowardly and unacceptable.
While their warlike nature and sense of territory drives them to defend their territories savagely, drakes rarely invade or trespass on areas already occupied by the other major races. Instead, they settle in unpopulated areas to establish their own territory there. They primarily feed on large game they hunt in the lowlands around their homes, but hatchlings and lower caste drakes are known to feed also on certain of moss and fungi they cultivate deep in their caverns. The only technology drakes value is armor- and weapon-smithing, and neither know or need other science and culture besides this. However the few implements they do fashion are almost unrivaled in quality, only matched by those produced in the finest Dwarvish foundries.
Drakes are hatched from eggs and usually live naturally between 20 to 30 years. Death in battle is the most preferred way for a drake to leave this world. Unlike the elder members of other races, drakes naturally grow more aggressive and reckless towards the ends of their natural lives, perhaps to help ensure their place in the heroic legends of their kind.
Geography
Drakes originated from an archipelago of volcanic islands called Morogor in the Great Ocean. A combination of population pressure and the subsidence of many of their home islands has caused colonies of drakes to spread to the Great Continent. Drakes tend to make their homes in mountain caverns near volcanoes to protect their eggs, hatchings and forges. While drakes naturally prefer warmth, their internal fire is more than capable of sustaining them even in a relatively cold climate, a feature which has allowed them to populate even some of the mountains of the far north of the Great Continent.
Translation - Italian I draghi sono enormi creature alate in grado di sputare fuoco, una caratteristica ereditata dai veri dragoni. Mediamente, un drago adulto è alto circa tre metri e pesa più di un cavaliere, cavallo compreso. La loro pelle è fatta di scaglie dure, resistenti alla maggior parte degli attacchi fisici, tranne a quelli perforanti e a quelli basati sul freddo. La maggior parte dei draghi è in grado di volare e può coprire velocemente grandi distanze; tuttavia, il loro peso e la loro corporatura limitano in qualche modo le loro capacità di volo, rendendoli sgraziati quando si librano in aria. Laddove possibile, preferiscono sfruttare le colline, le montagne e gli alberi come postazioni di lancio, in modo da raggiungere altitudini e velocità maggiori. Per fortuna dei loro nemici, queste creature si rivelano assai maldestre e incredibilmente lente in combattimento: queste caratteristiche, combinate con la loro enorme stazza, li rendono bersagli facili per coloro che abbiano l’ardire di attaccarli.
I draghi sono creature magiche per natura, con un misterioso fuoco interiore che alimenta le loro vite. È facilmente possibile verificare tutto ciò osservando la morte di uno di loro in combattimento: il suo fuoco interiore si espande e ne brucia i resti, riducendoli in cenere. Proprio questo fuoco interiore è altresì la loro maggiore debolezza: esso li rende infatti estremamente vulnerabili agli attacchi basati sul freddo. Malgrado la loro natura magica, i draghi non sono capaci di incanalare il potere magico e di controllarlo. Nonostante la magia che permea il corpo dei draghi permetta loro di vivere e di sputare fuoco, essi non riescono a controllare queste funzioni magiche in maniera intenzionale.
Società
I draghi sono una razza relativamente bellicosa e la loro società si può sostanzialmente definire come basata sulla cultura marziale. Il fulcro di una tribù di draghi è un drappello di guerrieri veterani, capitanato da un “dominante” rispettato (o semplicemente temuto) da tutti, che comanda la società con pugno di ferro. Ogni drago è tenuto a rispettare rigidamente il suo posto nella gerarchia, ad obbedire agli ordini dei suoi superiori e ad esigere l’obbedienza dei suoi sottoposti. L’ingresso nell’élite di comando è possibile solo sfidando e sconfiggendo un superiore in singolar tenzone: questo è il modo tramite il quale viene stabilita la gerarchia all’interno dell’élite stessa. L’uso di trucchi di qualsiasi genere nei confronti di un compagno drago è visto come atto di codardia e reputato inaccettabile, senza eccezione alcuna.
Malgrado la loro natura bellicosa e il loro senso del territorio li spingano a difendere i loro possedimenti con selvaggia ferocia, raramente i draghi invadono o sconfinano in aree già occupate dalle altre razze maggiori: preferiscono di gran lunga sistemarsi in zone poco popolate e stabilirsi lì. Si cibano prevalentemente della selvaggina che cacciano nelle terre intorno ai loro nidi, ma è risaputo che i nidiacei e i draghi delle caste inferiori si cibano anche di certi tipi di muschio e funghi, che coltivano nel profondo delle loro caverne. L’unica tecnologia tenuta in considerazione dai draghi è la costruzione di armi ed armature: a parte questa, tutte le altre forme di scienza e di cultura sono ignorate o ritenute inutili. Nondimeno, i pochi manufatti che creano sono di qualità pressoché inimitabile e paragonabili solo a quelli prodotti nelle migliori fonderie dei nani.
I draghi nascono dalle uova e vivono solitamente dai 20 ai 30 anni. Morire in battaglia è per un drago il modo migliore in cui lasciare questo mondo. A differenza degli individui anziani delle altre razze, i draghi diventano per natura più aggressivi e temerari negli ultimi anni di vita, forse per assicurarsi un posto nelle leggende e nei racconti eroici della loro gente.
Geografia
I draghi sono originari di un arcipelago di isole vulcaniche chiamato Morogor, situato nel Grande Oceano. A causa dell’incremento demografico e della subsidenza di molte delle loro isole natie, si sono sparse colonie di draghi in tutto il Grande Continente. Essi tendono a costruire i loro nidi nelle caverne di montagna, vicino ai vulcani, per proteggere le loro uova, le nidiate e le fucine. Sebbene i draghi prediligano per natura i posti caldi, il loro fuoco interiore è più che sufficiente per infondere calore al loro corpo anche in climi relativamente freddi: tale caratteristica ha consentito loro di popolare perfino alcune delle montagne nelle aree più a nord del Grande Continente.
Chinese to Italian: Racconti dal Classico dei Tre Caratteri Detailed field: Education / Pedagogy
Translation - Italian La tripartizione del mondo cinese
Negli ultimi anni di regno degli Han Orientali, in Cina scoppiarono numerose rivolte contadine su larga scala e i capi militari dei vari luoghi colsero l’occasione per rafforzare il proprio potere. Attraversato un intricato periodo di guerre cruente, in tutta la nazione affiorarono numerose forze separatiste. In questa situazione, a nord era emerso Cao Cao, un eccezionale uomo politico e capo militare che, dopo alcuni anni di campagne militari, aveva sostanzialmente riunificato il nord; tuttavia egli non era ancora soddisfatto, poiché intendeva compiere un ulteriore sforzo per riunire nuovamente insieme il nord e il sud del paese.
A quel tempo, Cao Cao aveva appena ottenuto una serie di vittorie in campo militare, dal momento che aveva un esercito composto da alcune centinaia di migliaia di soldati, di straordinaria efficacia in combattimento. Il sovrano effettivo del sud della Cina era all’epoca Sun Quan, il quale aveva ereditato la sovranità su quell’area dal padre e dal fratello maggiore. Cao Cao inviò tramite un messo una lettera a Sun Quan in cui gli chiedeva di arrendersi a lui e di accettare la sua nomina a sovrano: in caso contrario avrebbe marciato verso sud alla testa di un grande esercito per sferrare un attacco contro di lui.
Sun Quan non aveva intenzione di arrendersi a Cao Cao, ma d’altro canto temeva che le sue truppe l’avrebbero attaccato. Proprio in quel momento un altro capo militare, Liu Bei, riuscì a sfuggire alla morsa di Cao Cao e inviò il suo celebre consigliere Zhuge Liang affinché discutesse con Sun Quan sulla fondazione di un'alleanza per resistere a Cao Cao. Alcuni tra i sottoposti di Sun Quan gli fecero notare inoltre che, nonostante l’esercito di Cao Cao fosse ben più numeroso, doveva compiere una lunga marcia partendo da nord e per questo l’approvvigionamento di materiali sarebbe stato più difficile; oltre a ciò, gli eserciti del nord non erano abituati a combattere in acqua, pertanto l’esercito del sud avrebbe potuto sconfiggere l’esercito di Cao Cao sfruttanto la barriera naturale data dallo Yang-tze (il Fiume Azzurro). A quel punto Sun Quan si decise a stipulare l’alleanza con Liu Bei per resistere a Cao Cao e nominò Zhou Yu comandante in capo dell’esercito del sud.
Nel 208 le forze alleate di Sun Quan e Liu Bei si scontrarono con quelle di Cao Cao presso la località di Chi Bi (nell’odierna provincia di Hubei), sulle sponde dello Yang-tze. Gli eserciti di Sun Quan e Liu Bei contavano in totale solo alcune decine di migliaia di soldati, mentre quello di Cao Cao ne contava oltre duecentomila: tuttavia, la maggior parte dei soldati dell’esercito di Cao Cao era data da gente del nord. Per far abituare i suoi soldati alla vita a bordo di una nave, Cao Cao diede ordine di legare con delle catene tutte le navi da guerra tra di loro. Zhou Yu e gli altri comandanti mirarono al punto debole dell’esercito di Cao Cao lanciando degli attacchi infuocati: caricarono su alcune navi della legna da ardere intrisa d'olio e, dopo averle dato fuoco, lanciarono le navi contro la flotta di Cao Cao. Il risultato fu che le navi da guerra di Cao Cao, unite tra di loro, si ritrovarono ben presto in un mare di fuoco e perfino il suo accampamento sulla riva del fiume si incendiò. Le forze di Sun Quan e Liu Bei sfruttarono questo vantaggio per sferrare un attacco: l'esercito di Cao Cao fu sconfitto e costretto a battere in ritirata subendo notevoli perdite. Nella storia militare della Cina, la battaglia di Chi Bi (o Battaglia delle Scogliere Rosse) divenne un celebre esempio di battaglia in cui l’esercito più debole riesce a sopraffare quello più forte.
Dopo la battaglia di Chi Bi, Cao Cao fu costretto a ritirarsi nell’area del bacino del Fiume Giallo e non osò più marciare imprudentemente verso il sud. Sun Quan, vittorioso in battaglia, consolidò invece il suo potere a sud, nell'area del medio e basso corso dello Yang-tze. Liu Bei, d’altro canto, sfruttò l’occasione per occupare gran parte delle regioni di Hubei e Hunan ed estese il suo potere fino al Sichuan: prese così forma una fase di tripartizione del mondo cinese.
Dopo la morte di Cao Cao, suo figlio Cao Pi costrinse l’ultimo imperatore degli Han Orientali ad abdicare e fondò un proprio stato, attribuendogli il titolo dinastico di Wei. Non molto tempo dopo, anche Liu Bei si proclamò imperatore a Chengdu e scelse per il suo stato il titolo dinastico di Han (in seguito definito anche Shu Han). In seguito anche Sun Quan si proclamò imperatore e scelse il titolo dinastico di Wu. In questo modo si venne infine a creare una situazione di equilibrio tripolare tra gli stati di Wei, Shu Han e Wu e la Cina si trovò separata per lungo tempo in tre stati.
Durante il periodo dei Tre Regni (220-280) non mancarono certo individui di talento ed ebbero origine numerose storie appassionanti. Il romanzo storico dal titolo «Il Romanzo dei Tre Regni» ha fatto conoscere questi personaggi e queste storie in ogni parte del mondo; al giorno d’oggi i personaggi e gli eventi narrati nel «Romanzo dei Tre Regni» sono ancora uno dei soggetti più rappresentativi in campi quali la letteratura, l’arte e addirittura i videogiochi.
English to Italian: UFO Alien Invasion – Weapon blueprints Detailed field: Gaming/Video-games/E-sports
Source text - English Technical Specifications: AR-80 Assault Rifle
CLASSIFIED LEVEL YELLOW
PHALANX Extraterrestrial Response Unit
Technical Document, Delta Clearance
Filed: 20 March 2084
By: Cdr. Paul Navarre, R&D: Engineering Division, PHALANX, Atlantic Operations Command
Overview
The alien attack on Mumbai made our situation painfully clear. Their technology is far more advanced than ours. The complete inability of Commonwealth troops to make a dent in the Mumbai offensive revealed critical weaknesses in current military training and equipment. They lost three battalions just bringing the aliens to a standstill without inflicting significant casualties. PHALANX has to overcome these odds, and to do that we need the very best human technology has to offer.
The Excalibur Program was created to find the most effective weapons on Earth by reviewing their manufacturing standards, durability, operational record, and their combat performance in the situations where we've managed to bring the aliens to battle.
The French Leblanc FAA-191 (Fusil Assaut Automatique) provides the most advantageous mix of range, penetration against alien armor, and magazine size in the assault rifle class. It is a bullpup design, meaning the magazine and action of the weapon are located behind the grip to reduce overall weapon length. The 191 fires a 30-round box magazine of 4.7mm caseless ammunition, tungsten-cored steel penetrators with impressive armor-piercing capability over short and medium ranges. The round does not perform well at long range, but then assault rifles aren't meant for long-range firefights.
Though the design is far from new, first prototyped in 2057, no other rifle has fully surpassed the 191. It is accurate and quick to reload. Its rugged construction makes it dependable in combat and unlikely to break or jam. It is resistant to heat, cold, dust and humidity all at once. Ammunition and replacement parts are widely available due to the design's maturity and relative popularity among Earth's armed forces. This is a rifle you can entrust your life to.
For PHALANX use, we have given this rifle the classification AR-80.
Recommended Doctrine
This should be our go-to weapon for medium-range engagements. It can lay down an impressive amount of fire and is deadly out to far longer ranges than any pistol or SMG.
However, no one should entertain the illusion that the assault rifle is the end-all be-all of our arsenal. A balance of weapons is required for us to be able to deal with different situations; while the assault rifle remains a good weapon at close range, it can be slow to maneuver in tight spaces and is eclipsed by both submachine guns and shotguns at these ranges, weapons which provide a far greater point-blank punch. Any sweep of an urban building should be led by close-range weapons, while rifle-equipped soldiers either secure the perimeter or form a second assault wave to support the others.
If our rifle-equipped troops are caught beyond effective weapon range, they should make an advance from cover to cover in order to effectively bring their weapons to bear. Snipers should provide covering fire for the advancing teams or attempt to take out the enemy at range.
Addenda
While the AR-80 is a fine rifle in all respects, it was not designed to fight an alien invasion force. We should develop our own purpose-built weapons as soon as it becomes feasible to do so.
Translation - Italian Specifiche tecniche: Fucile d’assalto AR-80
INFORMAZIONE CLASSIFICATA – LIVELLO GIALLO
Unità di Risposta Extraterrestre PHALANX
Documento tecnico, autorizzazione Delta
Data di registrazione: 20 marzo 2084
Registrato da: Com. Paul Navarre, R&S: Dip. di Ingegneria, PHALANX, Comando Operazioni nell’Atlantico
Panoramica generale
L’attacco alieno su Mumbai ha reso terribilmente chiara la nostra situazione: la loro tecnologia è di gran lunga più avanzata rispetto alla nostra. La totale incapacità delle truppe del Commonwealth di arrestare l’offensiva su Mumbai ha rivelato punti di debolezza critici nell’addestramento e nell’equipaggiamento militare in uso corrente: sono stati persi tre battaglioni solamente per portare in stallo gli alieni, senza infliggere perdite significative. PHALANX deve assolutamente ribaltare le probabilità a suo favore, e per farlo avremo bisogno del meglio del meglio che la tecnologia umana può offrire.
Il programma Excalibur è stato ideato allo scopo di trovare le armi terrestri più efficaci, passando in rassegna i loro standard di produzione, la robustezza, i resoconti operativi e le loro prestazioni in combattimento nelle situazioni in cui siamo riusciti ad affrontare gli alieni in battaglia.
Nella classe dei fucili d’assalto, il fucile francese LeBlanc FAA-191 (Fusil d’Assaut Automatique) fornisce il compromesso più vantaggioso tra portata, penetrazione contro le armature aliene e capacità del caricatore. Si tratta di un fucile di tipo “bullpup”: in altre parole, il caricatore e il sistema di scatto dell’arma sono posizionati dietro il grilletto al fine di ridurre la lunghezza complessiva dell’arma. Il FAA-191 utilizza caricatori a pacchetto da 30 colpi con munizioni caseless di calibro 4.7 mm: queste ultime sono dei penetratori in acciaio con anima in tungsteno, dotati di impressionanti capacità di penetrazione a breve e medio raggio. I proiettili non presentano lo stesso rendimento a distanze elevate, ma d’altro canto i fucili d’assalto non sono progettati per gli scontri a fuoco a lunga gittata.
Nonostante il modello sia tutt’altro che nuovo (il primo prototipo risale al 2057), nessun altro fucile è riuscito a soppiantare totalmente il FAA-191. Questo fucile è accurato e rapido da ricaricare; la sua struttura robusta lo rende affidabile in combattimento e poco propenso a rompersi o ad incepparsi; resiste al caldo, al freddo, alla polvere e all’umidità, tutto allo stesso tempo. Le munizioni e le parti di ricambio sono disponibili su larga scala, grazie alla maturità del progetto e alla sua relativa diffusione tra le forze armate terrestri. Questo è un fucile ai cui colpi è possibile affidare la propria vita.
Per l’uso da parte di PHALANX, abbiamo assegnato a questo fucile il codice di classificazione AR-80.
Disciplina raccomandata
Questa dovrebbe diventare la nostra arma primaria per gli scontri a medio raggio. Infatti è in grado di scaricare una quantità di fuoco impressionante e risulta letale fino a portate ben maggiori rispetto a qualsiasi pistola o mitraglietta.
Tuttavia, nessuno deve cullarsi nell’illusione che il Fucile d’assalto sia il meglio del meglio presente nel nostro arsenale: sarà necessario da parte nostra impiegare un insieme equilibrato di armi per poter affrontare situazioni differenti. Nonostante il Fucile d’assalto rimanga una buona arma a distanza ravvicinata, negli spazi ristretti può rivelarsi scomodo da utilizzare e in tali situazioni viene superato sia dalle mitragliette che dai fucili a corto raggio: armi che sferrano colpi a bruciapelo di potenza notevolmente superiore. Qualsiasi irruzione in un edificio in aree urbane dovrebbe essere guidata dalle armi a corta gittata, mentre i soldati dotati di fucile possono scegliere se mettere in sicurezza il perimetro oppure formare una seconda squadra d'assalto a supporto della prima.
Qualora le nostre truppe dotate di fucili siano scoperte oltre la portata effettiva dell’arma, esse dovrebbero cercare di avanzare da una copertura all’altra, al fine di portare il nemico a portata di tiro delle proprie armi. I cecchini dovrebbero fornire fuoco di copertura alle squadre in avanzamento oppure cercare di abbattere i nemici dalla lunga distanza.
Appendice
Benché l’AR-80 sia sotto ogni aspetto un ottimo fucile, non è stato progettato per contrastare una forza d’invasione aliena. Non appena risulterà possibile, dovremmo sviluppare delle armi ideate appositamente a tale scopo.
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Translation education
Master's degree - Università Ca' Foscari di Venezia (Ca' Foscari University of Venice)
Experience
Years of experience: 11. Registered at ProZ.com: Oct 2006.