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<b>Le parole sono potenti. Non sprecatele.</b> — Edoardo Sanguineti
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Spanish to Italian: OWANTO MEMORIAS DE ÁFRICA General field: Art/Literary
Source text - Spanish Los efectos de la globalización mundial, la caída de las fronteras de la información y la comunicación ha posibilitado que el arte recupere muchas de sus funciones más ancestrales las cuáles, bajo un parámetro de una semiótica maniquea, permiten reutilizar ideas y trasformarlas según el interés de los tiempos. La función curativa que tiene que ver con territorios mágicos e inexplicables pero también con otros absolutamente científicos, pudiera ser una de ellas. Y es el arte actual una buena muestra de ello porque sólo en él se puede entender la evolución del pensamiento y la construcción del cambio. Quizá cabría preguntarse si es primero el cambio del mundo y de la humanidad o el cambio del arte. O quizá sea imposible entenderlo porque uno sea la consecuencia del otro. De cualquier manera el arte es hoy una suerte entre reportero adelantado y notario que ha venido detectando los males del mundo con cierta anticipación a otras miradas más filosóficas o políticas. En este contexto lo cierto es el carácter transitivo del arte. Bertrand Russell entendía que “El cambio es científico, el progreso es ético”. Sin duda los cambios requieren y se construyen a partir de procesos de retroalimentación permanente. Son semejantes a las presas de los castores que son levantadas para que la corriente las termine destruyendo y sobre sus ruinas se pueda levantar otra más resistente. Este principio de construcción-destrucción se reproduce en la evolución de la ciencia curativa y por extensión en cualquier otro proceso creativo como los que lleva implícitos el arte.
En consecuencia parece obvio que el arte contemporáneo posee una mayor capacidad de transformación e influencia que el arte de otros tiempos pasados pero también es posiblemente menos localista y, por ello, analiza, reflexiona y sigue procesos comunes con independencia de los orígenes geográficos, culturales e históricos, olvidándose con demasiada frecuencia de la riqueza de la variedad, de la idiosincrasia de cada grupo, país o región del mundo y de los que éstas puedan aportar a un debate global. Encontrar un foro común y multicultural contribuiría, sin duda, a despertar el progreso y a enriquecer los procesos del pensamiento y de la ciencia. Aceptando este hecho, la duda futura no radica en las estrategias de comunicación ni siquiera en los orígenes del problema sino en hallar un fin común, un escenario de valores universales en el que todos los pensamientos, todas las historias y todas las verdades tuvieran cabida. Un lugar situado entre la utopía y la tolerancia. Deberíamos plantearnos, si es que existen, qué aspectos del mundo actual pueden ser válidos para todas las sociedades con independencia de su tradición y circunstancias históricas, económicas, sociales, culturales o políticas. Y también si el arte puede aportar a este debate una mirada diferente y coherente, pero sobre todo útil. Con demasiada frecuencia el espectador del mundo de arte hecha de menos una complicidad y un compromiso personal del artista con los problemas del mundo. Incluso cuando algún artista se involucra demasiado ha podido ser acusado de oportunista. El arte aún puede ser capaz de conmover conciencias y de incomodar. Ése es el que aún me conmueve y el único que me interesa. En cierta manera siempre coincide con un tipo de arte reflexivo y autobiográfico que surgiendo de la memoria y de lo profundo del pensamiento y del corazón del artista, se proyecta al mundo exterior con la intención progresista, científica, ética y curativa de cambiarlo.
Translation - Italian Con gli effetti della globalizzazione mondiale, la caduta delle frontiere dell'informazione e la comunicazione l'arte ha potuto recuperare gran parte delle proprie funzioni più ancestrali, le quali in base a un principio semiotico intransigente consentono di riutilizzare le idee e adattarle al ritmo dei tempi. La capacità terapeutica riconducibile a terre magiche e inesplicabili come pure a territori rigorosamente scientifici potrebbe essere una di queste funzioni. L'arte odierna rappresenta una valida testimonianza di tale prospettiva poiché è solo attraverso di essa che possiamo riconoscere l'evoluzione del pensiero e la struttura del cambiamento. Forse dovremmo chiederci se viene prima la trasformazione del mondo e dell'umanità o quella dell'arte. O magari è impossibile comprenderlo perché l'una è una conseguenza dell'altra. A ogni modo l'arte, oggi, sta a metà strada tra la figura di un inviato speciale molto sveglio e quella di un notaio che ha riconosciuto i mali del mondo con un certo anticipo rispetto ad altri contesti di matrice più filosofica o politica. L'aspetto transitivo dell'arte diventa quindi una certezza. Secondo Bertrand Russell "Il cambiamento è scientifico mentre il progresso è etico". Indubbiamente i cambiamenti richiedono e si costituiscono a partire da processi di retroalimentazione permanente: un concetto paragonabile a quello su cui si basano le dighe dei castori, costruite per dare modo alla corrente di distruggerle ed erigere poi sui loro resti un'altra diga più resistente. Questo principio di costruzione-distruzione viene riprodotto nell'evoluzione della scienza curativa e per estensione in qualsiasi altro processo creativo, come quelli impliciti nell'arte.
Risulta quindi ovvio come l'arte contemporanea sia dotata di una maggiore capacità di trasformazione e influenza rispetto all'arte di altri tempi, così come - d'altro canto - essa è probabilmente meno regionalista e per questo tende ad analizzare, valutare e seguire dei processi comuni a prescindere dalle origini geografiche, culturali e storiche, dimenticando troppo spesso la ricchezza della varietà, la idiosincrasia di ogni gruppo, paese o regione del mondo e come tutto ciò possa condurre a un dibattito globale. Il raggiungimento di un impegno comune e multiculturale contribuirebbe indubbiamente a risvegliare il progresso e ad arricchire i processi del pensiero e della scienza. Nell'accettazione di un tale effetto i dubbi futuri non sono da ricercare nelle strategie di comunicazione e tanto meno alla radice del problema, bensì nel reperimento di una finalità condivisa, di uno scenario di valori universali ove far convivere tutti i pensieri, le storie e le verità. Un luogo situato tra l'utopia e la tolleranza. Dovremmo stabilire, se davvero esistono, quali sono gli aspetti del mondo attuale potenzialmente validi per tutte le società, a prescindere da tradizioni e fatti storici, economici, sociali, culturali o politici. E anche se l'arte è in grado di conferire a questo dibattito una prospettiva diversa e coerente e, prima di tutto, utile. Lo spettatore del mondo artistico sente troppo di frequente la mancanza di una complicità e di un impegno personale dell'artista nei confronti dei problemi del mondo. Ma è altrettanto vero che quando un artista resta troppo coinvolto negli eventi rischia di essere accusato di opportunismo. L'arte può essere ancora capace di scuotere le coscienze e creare scomodità. È questo che continua a commuovermi e che mi interessa veramente. Ha sempre a che fare, in un certo senso, con un tipo di arte riflessiva e autobiografica che, a partire dalla memoria e dalle profondità del pensiero e del cuore dell'artista, si manifesta al mondo esterno con l'intento progressista, scientifico, etico e terapeutico di trasformarlo.
English to Italian: Ericsson General field: Social Sciences Detailed field: Marketing
Source text - English Ericsson warns gloom will continue
Ericsson, the world’s largest mobile telephone equipment company, warned yesterday of a risk that there would be no improvement in market conditions next year.
The comments by Kurt Hellström, chief executive of the Swedish group, extended the gloom that has engulfed the telecoms industry in the past 18 months. The company’s shares hit their lowest level since September 1996 ahead of a meeting to ask shareholders for SKr30bn ($3.1bn) – equivalent to about 18 per cent of its current market value – to see it through the downturn.
Mr Hellström will tell shareholders tomorrow that the mobile telecoms sector’s outlook has shown no improvement as the drought in orders from cash-strapped operators continues. “We don’t think the market has become worse but the downturn has been prolonged. We have to face the possibility that next year doesn’t turn upwards,” he told the Financial Times.
He said this was a “conservative” scenario and the group was still counting on returning to profit “some time next year” after two years of losses. But he added that short-term market turmoil should not obscure the long-term growth prospects for the sector.
Operators urgently needed to invest because “the quality of networks is degenerating almost everywhere, and particularly in western Europe”. He was also optimistic about the potential for 3G services, predicting that in 2005 there would be “massive use of 3G”.
Mr Hellström said Ericsson would use the rights issue proceeds to strengthen its balance sheet and ensure adequate working capital for when market conditions improved. “This is not about converting black holes. We will cover any losses from savings and cost-cutting”.
The company said in April it would cut a further 20,000 jobs, taking the total number of cuts announced since the start of last year to 42,000.
Mr Hellström also denied that the company was planning any big acquisitions. Ericsson is likely to win support for the issue, after its recent move to defuse a potential rebellion over voting rights. It has promised to examine the case for reducing the wide voting differential between A shares and B shares from the current 1,000-1 to 10-1.
The move would reduce the influence of its two biggest shareholders, Investor, controlled by the Wallenberg family, and Industrivärden, an investment group linked to Svenska Handelsbanken. The issue, scheduled for the third quarter, has still to be priced.
Ericsson shares fell 4 per cent to SKr20.8 yesterday after a profits warning from Singapore’s Flextronics, an outsourcing specialist involved in the production of many of Ericsson’s handsets.
The shares are more than 90 per cent below their SKr230 peak in March 2000.
Translation - Italian Ericsson esclude un miglioramento
Risale a ieri l'allarme dato da Ericsson, numero uno al mondo nel settore delle apparecchiature per telefonia mobile, in base al quale anche per il prossimo anno le condizioni di mercato non registreranno alcun miglioramento.
Secondo l'amministratore delegato del gruppo svedese, Kurt Hellström, i tempi della crisi che negli ultimi 18 mesi ha travolto il settore delle telecomunicazioni sono destinati ad allungarsi. Le azioni dell'azienda hanno raggiunto il peggior risultato da settembre 1996, ancor prima dell'assemblea volta a chiedere agli azionisti un contributo di 30 miliardi di corone (3,1 miliardi di dollari), circa il 18 percento dell'attuale valore di mercato, nel tentativo di far fronte a questo momento di flessione.
Domani Hellström comunicherà agli azionisti che il settore delle telecomunicazioni mobili non ha mostrato alcun segno di miglioramento, stante il perdurare delle crescenti difficoltà finanziarie degli operatori date dal calo degli ordini e dall'assenza di liquidità. “Non riteniamo che le condizioni del mercato siano peggiorate ma sappiamo che la crisi è destinata a perdurare. Dobbiamo considerare una possibile stagnazione anche per tutto il prossimo anno” ha riferito al Financial Times.
Secondo Hellström questa è un'ipotesi prudenziale e il gruppo starebbe ancora auspicando una ripresa dei profitti “entro il prossimo anno” dopo ventiquattro mesi di perdite. Ma ha anche aggiunto che l'agitazione del mercato a breve termine non dovrebbe oscurare le prospettive di crescita a lungo termine previste nel settore.
Vista la “scarsissima copertura di rete registrata pressoché dovunque, in particolare in Europa occidentale” gli operatori sono stati praticamente obbligati a operare degli investimenti. Si è detto ottimista anche nei riguardi del potenziale dei servizi 3G, con la previsione di un “imponente impiego della tecnologia 3G” nel 2005.
Hellström ha affermato che per consolidare il proprio stato patrimoniale e garantire un capitale di esercizio adeguato la Ericsson utilizzerà i proventi dei diritti di emissione in una prospettiva di miglioramento delle condizioni del mercato. “Non parliamo di fantascienza. Copriremo le perdite risparmiando e riducendo le spese”.
La Ericsson ha comunicato che in aprile taglierà altri 20.000 posti di lavoro, portando così a 42.000 il numero dei tagli annunciati all'inizio dello scorso anno.
Hellström ha anche negato l'interesse dell'azienda verso acquisizioni significative. Dopo la recente manovra volta a placare una probabile rivolta sui diritti di voto, la Ericsson ha alte probabilità di consenso riguardo all'emissione. Ha promesso di impegnarsi a ridurre l'ampio differenziale di voto tra azioni di tipo A e azioni di tipo B dall'attuale 1.000-1 a 10-1.
La manovra limiterebbe l'influenza dei due maggiori azionisti dell'azienda: Investor, controllata dalla famiglia Wallenberg e Industrivärden, un gruppo finanziario legato a Svenska Handelsbanken.
L'emissione è prevista per il terzo trimestre e deve ancora essere quotata. Dopo l'allarme sugli utili della Flextronics di Singapore, azienda specializzata nell'outsourcing e impegnata nella produzione di gran parte dei microtelefoni Ericsson, le azioni della Ericsson hanno raggiunto ieri la soglia minima del 4 percento, toccando le 20,8 corone.
Rispetto al mese di marzo del 2000, quando toccarono il valore record di 230 corone, le azioni sono attualmente in perdita del 90 percento.
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Bio
Sono traduttrice tecnica e commerciale, revisore e post-editor con oltre trent’anni di esperienza nel settore. I miei campi di specializzazione sono il settore commerciale (questionari e sondaggi aziendali, linee guida, accordi e contrattualistica interna ed esterna), la meccanica (turbine, strumentazioni navali e aeree, macchine agricole, macchine imballatrici e automatiche, caricatori, gru ed elevatori idraulici), l'elettronica (inverter, gruppi di continuità, trasformatori e apparecchiature elettroniche in generale), l'informatica (software e hardware, e-commerce, reti). Lavoro dallo spagnolo all'italiano e dall'inglese all'italiano. Ho fondato e gestito un'agenzia di traduzioni in Italia e ho tradotto diversi volumi dall'inglese e dallo spagnolo all'italiano sui seguenti argomenti: medicina della donna · corpo umano e vita sessuale · salute e benessere · filosofia cinese Yin e Yang · Feng Shui · omeopatia · economia (alcuni capitoli di un Dizionario Economico) · informatica (Power Point for Dummies, iMac) · narrativa in genere (Walter Jon Williams, Aleksandr Litvinenko - Jurij Felstinskij, Susan Faludi).
Sono laureata in Scienze della Comunicazione e tra i miei campi di interesse cito la Tecnologia dell'Informazione, la Semiotica e le Scienze del Linguaggio. Collaboro con studi di traduzione, aziende e ho diverse esperienze di lavoro con centri editoriali. Sono precisa ed entusiasta del mio lavoro. Dal 2011 sono revisore per le mie lingue e specializzazioni.
I am an Italian native technical translator, reviewer and post-editor with more than 30 years of experience. I worked in a translation agency for 10 years and I have been working as a freelance full-time translator since year 2000.
I specialize in the following fields:
Business contracts, surveys and questionnaires, agreements
Mechanics (turbines, machine tools and automatic machines, aviation and naval sector, defense, oil and gas)
IT (hardware and software, telecommunications, networks).
I translated
several books from English to Italian and from Spanish to Italian.
Some examples are:
computer science
women's health
human body and sexual life
health and well-being
Chinese philosophy, Yin and Yang, Feng Shui
fiction (Walter Jon Williams)
espionage (Aleksandr Litvinenko - Jurij Felstinskij
Recent outstanding projects: Multipurpose Printers (from English into Italian), Agriculture Machines (from Spanish and English into Italian), e-commerce (from English into Italian), Employee and Work Quality Assessment (from English into Italian), Building Specifications (from English into Italian), Written translation and Voice-over of a SAP manual for management accounting, Military and Defence: business agreement and technical description of supplies.
I am interested in Information Technologies and in Communication and Language Sciences (degree in Communication Sciences). My clients are translation agencies, private firms and publishers. I am accurate, reliable and enthusiastic about my job. I have been a reviewer since 2011.
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