I sistemi regionali per l’obbligo formativo – Analisi trasversale
A un livello ancora superiore di collaborazione si pongono quelle iniziative volte a creare nuovi servizi integrati, a partire da quelli esistenti, ma favorendo il processo di scambio e *contaminazione di competenze degli operatori*, sia a livello regionale, che
Terzo Rapporto di monitoraggio 18 provinciale, per giungere a ridefinire i confini dei singoli servizi e creare staff integrati
che presidiano tutto il ciclo di programmazione e monitoraggio dell'offerta formativa.
http://spinn.welfare.gov.it/SPINN/DocPrg/cd/Cd10/documenti/0...

Tali compiti potranno differenziarsi a seconda del tipo,
delle modalità e della scala di intervento, prevedendo strumenti a livello progettuale che favoriscano *la contaminazione di competenze tecniche* e conoscenze relazionali fra livelli di governo e la mediazione positiva di eventuali impasse o conflitti istituzionali che rischino di rallentare e/o compromettere l’attuazione o il raggiungimento degli obiettivi delle politiche territoriali.
http://www.dps.mef.gov.it/documentazione/QSN/docs/DSPN.pdf


Milano: laboratororio di idee formative
. Una mal riposta convinzione dell'autonomia del ricercatore vuole che essa sia garantita dall'estraneità di questi rispetto al mondo che lo circonda: nasce su questa sponda la tesi che vuole tenere rigidamente separata la professione dall'attività didattica e di ricerca, convinti costoro che la serietà nell'impegno universitario passi attraverso una visione monacale dell'impegno, che allevi eticamente ed ergonomicamente i docenti dal rischio della *contaminazione professionale*. Siffatta visione non tiene, invece, in conto la grave iattura che può costituire per un insegnamento di qualità tale separatezza, che allontana il docente/ricercatore dalle suggestioni più innovative del proprio mestiere e del proprio lavoro professionale. Cosa può rendere in termini d'efficacia professionale un docente di procedura penale, che non eserciti la propria professione nelle aule di giustizia, specie in tempi e momenti in cui l'evoluzione della tecnica processuale è così rapida, quanto così "rivoluzionaria"? Cosa può insegnare efficacemente nel rapporto tra la città e il suo habitat, un architetto che non si misura quotidianamente con le intricate norme e vicende che attraversano tutta la materia urbanistica? Cosa e come potrà affrontare i temi dell'organizzazione e della gestione aziendale un docente che, pur conoscendo manualisticamente tutta la materia, non ha un costante impatto con la vita e le regole di aziende effettivamente operative sul territorio?
http://www.mi.camcom.it/show.jsp?page=315900

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Ciao Luca e buona conclusione di lavoro!