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English to Italian: Carbon fiber raises consumer performance index General field: Tech/Engineering
Source text - English Music to the ears - and more
Since the invention of the compact disc, the music industry has trumpeted the advantages of digital music. "Analog is history," the refrain went. In recent years, more and more audiophiles are rediscovering vinyl and tape, and the subtleties digital music can never duplicate. To appreciate these differences, higher quality equipment is required to play and broadcast it, and this is most significant in the choice of speakers.
Carbon fiber has found application in the cones of many high-performance speakers, either as a paper or light woven fabric. But ****** (Sheffield, U.K.) has taken carbon fiber to an entirely new level. Founded in 1989, the company's first products included a carbon-fiber turntable and a torsionally stiff carbon-fiber tone-arm.
Building on this technical success, ****** introduced the first of its line of speakers in 1994, relying on carbon fiber’s structural properties in the external housing of the speaker to provide improved damping and sound quality, giving buyers a purer listening experience. Distinguished by a curved two-piece cabinet featuring high-gloss, woven structural carbon fiber composite, the A.C.T. One (A.C.T. stands for Advanced Composite Technology) struck a note with music purists worldwide and was selected as the reference loudspeaker by a number of audio equipment reviewers. The A.C.T. One was followed in 1997 by the slightly larger A.C.T. Two and several other speaker models, all incorporating carbon fiber in the structural cabinet. In 2002, ****** developed an all-new speaker, named simply the A.C.T., to replace the One and the Two. The A.C.T. incorporates significant advancements in its construction.
Translation - Italian Musica per le tue orecchie…e molto di più
Sin dall’invenzione dei CD, l’industria musicale ha osannato i vantaggi della musica digitale. Si ripeteva sempre:” L’analogico è storia vecchia”. Negli ultimi anni, sempre più audiofili stanno riscoprendo il vinile, le cassette e le sfumature che la musica digitale non potrà mai duplicare. Per apprezzare queste differenze sono necessari dei dispositivi di più alta qualità per riprodurre e trasmettere il suono. L'alta qualità è quindi l’elemento fondamentale nella scelta degli altoparlanti.
La fibra di carbonio è stata utilizzata nei coni di molti altoparlanti a prestazioni elevate, sia sotto forma di carta, sia sotto forma di tessuto. La ******. (che si trova a Sheffield, nel Regno Unito), però, ha portato la fibra di carbonio al livello successivo. La compagnia, fondata nel 1989, annovera tra i suoi primi prodotti un giradischi e un braccio a rigidità torsionale, entrambi in fibra di carbonio.
Basandosi su questo successo tecnologico, la ****** ha introdotto il primo della sua linea di altoparlanti nel 1994, affidandosi alle proprietà intrinseche della fibra di carbonio per la struttura di supporto dell’altoparlante, garantendo un migliore smorzamento, una migliore qualità del suono e fornendo un’esperienza di ascolto migliore agli acquirenti. Identificabile grazie ai due lati ricurvi della cassa e al composito in fibra di carbonio dalla struttura intrecciata e laccata, l’A.C.T. One (“Advanced Composite Technology”, ovvero: tecnologia composita avanzata) ha conquistato i puristi amanti della musica in tutto il mondo ed è stato selezionato come altoparlante di riferimento da alcuni recensori delle apparecchiature audio. L’ A.C.T. One è stato poi seguito nel 1997, da un poco più grande A.C.T. Two e da altri modelli di altoparlanti, tutti caratterizzati dalla presenza della fibra di carbonio nella cassa. Nel 2002 la ****** ha creato un nuovo modello di altoparlante, chiamandolo semplicemente A.C.T., rimpiazzando i modelli One e Two. L’A.C.T. è inoltre prova di significativi miglioramenti nella sua costruzione.
Italian to English: Trapianto di Isole di Langerhans General field: Medical Detailed field: Medical (general)
Source text - Italian Il trapianto
Il trapianto di isole viene eseguito partendo dal pancreas di un donatore umano. Il pancreas, dopo essere stato prelevato, viene inviato al laboratorio deputato all’isolamento dove è sottoposto a una procedura complessa, prima di digestione e poi di purificazione, che ha l’obiettivo di separare le isole che serviranno per il trapianto dalla componente esocrina, che invece sarà eliminata. Durante questa procedura, si cerca di mantenere le isole vitali. Solo pochi laboratori al mondo sono in grado di eseguire con successo questa tecnica. Al momento, infatti, l’isolamento di isole vitali adatte al trapianto è uno dei limiti maggiori all’espansione su larga scala di questo trapianto. Le isole così ottenute, se rispettano criteri precisi basati su valutazioni qualitative e quantitative, possono essere infuse nel fegato del paziente ricevente mediante una iniezione nella vena principale del fegato, denominata vena porta. La procedura, della durata di circa mezz’ora, il paziente è sveglio e viene sottoposto alla sola anestesia locale. I rischi legati a questa manovra sono minimi e dopo alcune ore il paziente può riprendere la sua vita normale, alzarsi dal letto e alimentarsi.
Il trapianto di isole di Langerhans in passato è stato eseguito solo in pazienti diabetici di tipo 1 già portatori di un altro trapianto di organo solido (frequentemente si tratta del rene): in questi casi esso rappresenta una via di risoluzione del diabete, senza rischi aggiuntivi. Questo perché il paziente già assume una terapia immunosoppressiva per il precedente trapianto.
Negli ultimi anni, sulla base del miglioramento dei risultati clinici e della possibilità di adottare schemi di terapia antirigetto sempre meno rischiosi, è stata allargata l’indicazione del trapianto di isole anche ai pazienti diabetici di tipo 1 non sottoposti ad altro tipo di trapianto, come alternativa alla terapia insulinica standard.
Translation - English The transplantation
The islet transplantation is performed using a pancreas from a human donor. After a pancreatectomy, the procured pancreas is sent to a laboratory for the isolation, where a complex procedure of digestion and purification is performed. This procedure separates the islets that will be transplanted from the exocrine component which will be descarded. During the procedure, the vitality of the islets needs to be preserved. There are only few laboratories in the world where it is possible to successfully perform this procedure. Currently, the isolation of the vital transplantable islets represents one of the main limits to the widespread use of this type of transplantation. If the islets respond to precise criteria based on qualitative and quantitative assessments, they can be infused in the patient’s liver through an injection in the major liver vein, the portal vein. The patient, under local anaesthesia, remains awake throughout the procedure, which lasts approximately thirty minutes. The risks associated with this manoeuvre are minimal and after a few hours the patient can resume normal life, get back on their feet, and eat.
The islets of Langerhans transplantation used to be performed only on type 1 diabetes patients who already underwent a solid organ transplantation (usually a kidney transplantation): in these cases the procedure represents a solution to diabetes, with no additional risks; because the patient is already on immunosuppressive medications from the previous transplantation.
In the past few years, the islet transplantation has been recommended also to type 1 diabetes patients who did not undergo any solid organ transplantation, as an alternative to the standard insulin therapy, because of the improvement in the clinical results and thanks to the possibility of adopting less dangerous anti-rejection therapies programs.
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Translation education
Master's degree - University of Essex
Experience
Years of experience: 12. Registered at ProZ.com: Apr 2017. Became a member: Oct 2017.
English (International English Language Testing System, verified) English to Italian (Università del Salento, verified) Italian to English (Università del Salento, verified)