Pages in topic: [1 2] > | Traduzione medica, 4000 parole, TRADOS Thread poster: Bruno Depascale
| Bruno Depascale Italy Local time: 07:45 Member (2009) English to Italian + ...
Un consiglio ai colleghi che probabilmente risponderanno all'annuncio postato da un'agenzia di traduzione italiana. La tariffa che sono disposti a pagare per una traduzione medica è di 0,05 € a parola. E ho detto tutto. | | | termini di pagamento? | Sep 8, 2016 |
spero non meno di 90 gg fine mese (naturalmente a condizione che il cliente abbia pagato)
Bruno Depascale wrote:
Un consiglio ai colleghi che probabilmente risponderanno all'annuncio postato da un'agenzia di traduzione italiana. La tariffa che sono disposti a pagare per una traduzione medica è di 0,05 € a parola. E ho detto tutto. | | | Bruno Depascale Italy Local time: 07:45 Member (2009) English to Italian + ... TOPIC STARTER più gli sconti trados | Sep 8, 2016 |
Anthony Green wrote:
spero non meno di 90 gg fine mese (naturalmente a condizione che il cliente abbia pagato)
Non so, però scommetto che anche per questo lavoro useranno la frase che usarono con me tempo fa:
"Il lavoro è richiesto con Trados, pertanto saranno conteggiate ai fini del pagamento le ripetizioni in funzione dell'analisi di Trados."
Quindi la tariffa finale se vogliamo non sono nemmeno 0,05 €. Per una traduzione medica. E poi se qualche paziente muore è ovviamente colpa del traduttore inesperto e laureando che ha lavorato gratis.
Che ridere.
[Edited at 2016-09-08 13:12 GMT] | | | Luca Vaccari Italy Local time: 07:45 Swedish to Italian + ... Sempre meglio che 0,04 | Sep 8, 2016 |
ovvero il prezzo offertoci (in qualità di agenzia, che peraltro non siamo) da una "collega" che giusto qualche giorno fa si è proposta per ITFR, ITEN, ITDE e ITES.
Potrei sbagliarmi, visto che è il prezzo per combinazioni che non consideriamo pane quotidiano, ma mi sembra piuttosto stracciato (anche se di sola traduzione, senza alcun tipo di revisione). Capisco EN>IT dove la concorrenza è spietata e c'è gente disposta a tutto, ma anche DE>IT o IT>EN?
Mi sono anche ... See more ovvero il prezzo offertoci (in qualità di agenzia, che peraltro non siamo) da una "collega" che giusto qualche giorno fa si è proposta per ITFR, ITEN, ITDE e ITES.
Potrei sbagliarmi, visto che è il prezzo per combinazioni che non consideriamo pane quotidiano, ma mi sembra piuttosto stracciato (anche se di sola traduzione, senza alcun tipo di revisione). Capisco EN>IT dove la concorrenza è spietata e c'è gente disposta a tutto, ma anche DE>IT o IT>EN?
Mi sono anche chiesto se una persona effettivamente sia in in grado di tradurre bene in tante lingue diverse. Certo: potrebbe essere bilingue o trilingue o quadrilingue (mai sentito, ma non poniamoci limiti), oppure affidare i testi in subappalto (a quale prezzo, è lecito chiedersi) o ricorrere alla traduzione assistita e/o automatica. ▲ Collapse | |
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Bruno Depascale Italy Local time: 07:45 Member (2009) English to Italian + ... TOPIC STARTER intermediari? | Sep 8, 2016 |
viking modena wrote:
Potrei sbagliarmi, visto che è il prezzo per combinazioni che non consideriamo pane quotidiano, ma mi sembra piuttosto stracciato (anche se di sola traduzione, senza alcun tipo di revisione). Capisco EN>IT dove la concorrenza è spietata e c'è gente disposta a tutto, ma anche DE>IT o IT>EN?
Ma poi mi chiedo, perché lo fanno?
Probabilmente non lavorano con clienti diretti ma con altre agenzie e sono quindi "intermediari" degli "intermediari". Non vedo altre spiegazioni.. | | |
viking modena wrote:
[Sempre meglio che 0,04] ovvero il prezzo offertoci (in qualità di agenzia, che peraltro non siamo) da una "collega" che giusto qualche giorno fa si è proposta per ITFR, ITEN, ITDE e ITES.
Potrei sbagliarmi, visto che è il prezzo per combinazioni che non consideriamo pane quotidiano, ma mi sembra piuttosto stracciato (anche se di sola traduzione, senza alcun tipo di revisione). Capisco EN>IT dove la concorrenza è spietata e c'è gente disposta a tutto, ma anche DE>IT o IT>EN?
Veramente io non lo "capisco" nemmeno per EN>IT... Cioè, 4 centesimi a parola? Se facciamo tutti lo stesso lavoro e abbiamo tutti la partita IVA (in Italia), penso che dovremmo renderci conto di cosa significa...
Ammesso e non concesso che tu traduca 2,5k al giorno, 22 giorni al mese, a 0,04 cosa ti resta in tasca? Su, non scherziamo...
Mi sono anche chiesto se una persona effettivamente sia in in grado di tradurre bene in tante lingue diverse. Certo: potrebbe essere bilingue o trilingue o quadrilingue (mai sentito, ma non poniamoci limiti), oppure affidare i testi in subappalto (a quale prezzo, è lecito chiedersi) o ricorrere alla traduzione assistita e/o automatica.
Beh, se dici che ti hanno contattato come "agenzia" (ma anche "team di traduttori"), mi sembra comprensibile (mentre resta totalmente inaccettabile la tariffa). | | | Quesito filosofico | Sep 9, 2016 |
Ma le agenzie che si permettono di imporre una tariffa simile (tralasciando il fatto che tecnicamente per loro siamo FORNITORI, quindi non dovrebbero imporre tariffe a prescindere) come pensano che siamo in grado di comprare CAT tool costosi come Trados, lavorando per 0,04 EUR/parola?
Credo che non avremo mai una risposta! | | | Perché "quasi" nessuno si preoccupa dei tempi di pagamento? | Sep 9, 2016 |
Perché? 0.05 a 90 gg non sono per niente uguali a 0.05 alla consegna, per niente...
In termini economici la differenza è tanta...
So che sono noiosa ma ritengo che i tempi siano importantissimi, si discute tanto di tariffe, perché mai di tempi? | |
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Mirko Mainardi wrote:
Veramente io non lo "capisco" nemmeno per EN>IT... Cioè, 4 centesimi a parola? Se facciamo tutti lo stesso lavoro e abbiamo tutti la partita IVA (in Italia), penso che dovremmo renderci conto di cosa significa...
Ammesso e non concesso che tu traduca 2,5k al giorno, 22 giorni al mese, a 0,04 cosa ti resta in tasca? Su, non scherziamo..
Tu davvero pensi che queste persone abbiano la partita iva? Vorrei calare un velo pietoso, ma beh... ho avuto nel tempo prove e riprove che costoro non sanno nemmeno cosa sia una partita iva. | | | Bruno Depascale Italy Local time: 07:45 Member (2009) English to Italian + ... TOPIC STARTER freelance o dipendenti | Sep 9, 2016 |
Serena Basili wrote:
Ma le agenzie che si permettono di imporre una tariffa simile (tralasciando il fatto che tecnicamente per loro siamo FORNITORI, quindi non dovrebbero imporre tariffe a prescindere) come pensano che siamo in grado di comprare CAT tool costosi come Trados, lavorando per 0,04 EUR/parola?
Credo che non avremo mai una risposta!
Hai sollevato una questione importante. Molte agenzie ci trattano come dipendenti interni, imponendo una loro tariffa e pretendendo di trovarci sempre disponibili.
Potrei anche accettare di lavorare alle loro condizioni, ma come dipendente, non come fornitore esterno, con i contributi in regola, le ferie pagate e le tutele sanitarie del caso.
Per caso nei 0,05 € a parola è compreso qualcosa di ciò?! | | | Luca Vaccari Italy Local time: 07:45 Swedish to Italian + ... Anche i tempi di pagamento contano! | Sep 9, 2016 |
Ringrazio Angie che ha sollevato la questione. Le agenzie italiane non pagano praticamente mai a 30 giorni, come invece sarebbe obbligatorio per legge europea. D'altra parte, quando una delle maggiori industrie italiane, fiore all'occhiello ...., in forza del proprio potere contrattuale impone oltre 90-120 giorni, il traduttore in subappalto può ritenersi contento se l'intermediario non va oltre i 60 giorni.
Da questo punto di vista i clienti stranieri sono di solito più "generosi... See more Ringrazio Angie che ha sollevato la questione. Le agenzie italiane non pagano praticamente mai a 30 giorni, come invece sarebbe obbligatorio per legge europea. D'altra parte, quando una delle maggiori industrie italiane, fiore all'occhiello ...., in forza del proprio potere contrattuale impone oltre 90-120 giorni, il traduttore in subappalto può ritenersi contento se l'intermediario non va oltre i 60 giorni.
Da questo punto di vista i clienti stranieri sono di solito più "generosi". Non aprirei qui la questione delle spese bancarie, per non parlare di altri sistemi di pagamento a percentuale (immagino convenienti solo per chi lavori saltuariamente/in nero).
Il prezzo/onorario deve rispecchiare tanti fattori.
La persona che ha si è candidata come collaboratrice:
- ha mandato una mail generica; se avesse letto il mio profilo, si sarebbe resa conto che era tempo sprecato, perché non siamo intermediari e perché non trattiamo le sue lingue
- è fornitore ufficiale di (almeno) un'università italiana (anche per le mie lingue, dato facilmente consultabile), quindi DEVE avere una partita IVA - resta da chiedersi perché le università stilino elenchi di questo tipo e non ricorrano invece a normali bandi, ma è un discorso lungo
- ha proposto automaticamente un prezzo; da un lato evita effettivamente di perdere tempo a rispondere a mail di clienti che guardano solo il prezzo, ma dall'altro si pregiudica la possibilità di chiedere un prezzo più alto a clienti più attenti ad altri fattori.
Non volevo sminuire la combinazione EN>IT. In considerazione della notevole offerta di traduttori (professionisti e non), resto dell'idea che sia una combinazione in cui può essere più difficile strappare prezzi ragionevoli.
Concordo che 0,04 resti una tariffa da fame, anche per una persona come me che, in condizioni favorevoli - argomento, tipo di file, CAT/no CAT, assenza di riferimento (a volte si fa prima SENZA riferimento), assenza di interruzioni per "mi cambi una frase", "ho dimenticato una dicitura", ecc. - può arrivare anche a tradurre più di 2.500 parole al giorno come prospettato da Mirko.
Le meteore esistono da sempre, sia fra i traduttori che fra i clienti. A volte passano indisturbate, a volte colpiscono terra e lasciano il segno. ▲ Collapse | | |
Angie Garbarino wrote:
Perché "quasi" nessuno si preoccupa dei tempi di pagamento?
Perché? 0.05 a 90 gg non sono per niente uguali a 0.05 alla consegna, per niente...
In termini economici la differenza è tanta...
So che sono noiosa ma ritengo che i tempi siano importantissimi, si discute tanto di tariffe, perché mai di tempi?
Una volta che l'attività è avviata ed è trascorso un tempo pari a quello dei termini di pagamento, i flussi di cassa saranno (si spera...) comunque continui, che si tratti di 30, 60 o 90 giorni. In una situazione nella quale il costo del denaro è negativo e i tassi di interesse sono infimi, anche il costo di una dilazione di pagamento si riduce di conseguenza, per cui il discorso "se accetti di farti pagare a X+30 invece che a X, stai facendo un prestito al cliente" (che ho letto/sentito diverse volte) è secondo me meno rilevante, per quanto sempre tecnicamente fondato.
Poi penso che il discorso riguardi anche il tipo di cliente, nel senso che magari con un cliente diretto riesci più facilmente a concordare un pagamento alla consegna o a 1 o 2 settimane, mentre con le agenzie (che spesso devono implementare altri passaggi prima della consegna e poi farsi pagare a loro volta dal loro cliente), la cosa mi pare più difficile...
Per rispondere al tuo "si discute tanto di tariffe, perché mai di tempi?" - Ovvio che avere un pagamento in 1 o 30 giorni è oggettivamente diverso, ma, personalmente, se per assurdo mi proponessero 0,07 alla consegna o 0,09 a 30 giorni, preferirei di gran lunga la gallina (si fa per dire...) rispetto all'uovo 
Detto questo, per quanto mi riguarda, considero termini superiori ai 45 giorni difficili da accettare (senza contare poi il discorso "giorni data fattura" vs. "giorni fine mese"). | |
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Hai perfettamente ragione! | Sep 9, 2016 |
Angie Garbarino wrote:
Perché? 0.05 a 90 gg non sono per niente uguali a 0.05 alla consegna, per niente...
In termini economici la differenza è tanta...
So che sono noiosa ma ritengo che i tempi siano importantissimi, si discute tanto di tariffe, perché mai di tempi?
Non sei per niente noiosa, anzi! Devo dire che finora sono stata abbastanza fortunata con i clienti in termini di scadenze, ma è una questione su cui dovremmo assolutamente impuntarci.
Io lavoro anche in un'azienda e spesso vedo proposti ai fornitori termini di pagamento a 90 gg dffm, neanche sempre rispettati peraltro, oppure clienti che per ordini anche di modesto importo pretendono di pagare a 120 giorni...e poi ci chiediamo perché le imprese falliscono...secondo me contribuisce anche questo fattore, oltre agli innumerevoli altri di cui non discuterò in questa sede | | | No, per nulla | Sep 9, 2016 |
Mirko Mainardi wrote:
Una volta che l'attività è avviata ed è trascorso un tempo pari a quello dei termini di pagamento, i flussi di cassa saranno (si spera...) comunque continui, che si tratti di 30, 60 o 90 giorni. In una situazione nella quale il costo del denaro è negativo e i tassi di interesse sono infimi, anche il costo di una dilazione di pagamento si riduce di conseguenza, per cui il discorso "se accetti di farti pagare a X+30 invece che a X, stai facendo un prestito al cliente" (che ho letto/sentito diverse volte) è secondo me meno rilevante, per quanto sempre tecnicamente fondato.
Questo è quello che tutti dicono ma in realtà in un lavoro da freelance non succede, forse se fai un contratto per un numero fisso di parole...con un solo cliente, ma non l'ho mai visto succedere e lo trovo anche rischioso.
Prova a tenere conti precisi e vedrai che il famoso "giro" non lo prendi... e comunque economicamente 1000 lire a 90 giorni non sono uguali a 1000 lire a 30 . Non parlo di interessi, parlo di soldi in sacoccia.
Detto questo, per quanto mi riguarda, considero termini superiori ai 45 giorni difficili da accettare (senza contare poi il discorso "giorni data fattura" vs. "giorni fine mese").
Io anche.(45 nel senso di 30 fine mese immagino). | | | Discorso generale | Sep 9, 2016 |
Angie Garbarino wrote:
Mirko Mainardi wrote:
Una volta che l'attività è avviata ed è trascorso un tempo pari a quello dei termini di pagamento, i flussi di cassa saranno (si spera...) comunque continui, che si tratti di 30, 60 o 90 giorni. In una situazione nella quale il costo del denaro è negativo e i tassi di interesse sono infimi, anche il costo di una dilazione di pagamento si riduce di conseguenza, per cui il discorso "se accetti di farti pagare a X+30 invece che a X, stai facendo un prestito al cliente" (che ho letto/sentito diverse volte) è secondo me meno rilevante, per quanto sempre tecnicamente fondato.
Questo è quello che tutti dicono ma in realtà in un lavoro da freelance non succede, forse se fai un contratto per un numero fisso di parole...con un solo cliente, ma non l'ho mai visto succedere e lo trovo anche rischioso.
Il mio era un discorso teorico, che ipotizzava di lavorare con chiunque con lo stesso termine a "X giorni data" (cosa già poco verosimile di suo...). In quel caso, che tu lavori con 1 o 1000 clienti, a partire dal giorno X, inizierai comunque ad avere flussi in entrata continui (in base al lavoro fatto, ovvio), che X sia 1 o 90.
Ovvio che se ti imbatti in periodi di stanca e stai fermo, può diventare un grosso problema se i termini di pagamento con cui lavori sono "eccessivi" (e non disponi di "fondi tampone"), perché si ripeterà lo stesso intervallo quando ricomincerai a lavorare, ma se il lavoro manca, il problema è più quello che il termine di pagamento in sé...
Prova a tenere conti precisi e vedrai che il famoso "giro" non lo prendi... e comunque economicamente 1000 lire a 90 giorni non sono uguali a 1000 lire a 30  . Non parlo di interessi, parlo di soldi in sacoccia.
Certo, ci mancherebbe, chi non preferirebbe essere pagato alla consegna, piuttosto che a 30+ gg? Ma la mia risposta era collegata anche al tuo "si discute tanto di tariffe, perché mai di tempi?", come scritto prima.
In ogni caso, effettivamente sarei curioso di sapere quali sono i termini di pagamento comunemente accettati (o ritenuti accettabili) dagli altri (con clienti italiani ed esteri)... | | | Pages in topic: [1 2] > | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Traduzione medica, 4000 parole, TRADOS Trados Business Manager Lite | Create customer quotes and invoices from within Trados Studio
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